Lo scorso giugno aveva sparato e ucciso a sangue freddo un gatto con una pistola ad aria compressa nel centro di Marsa. Oggi, la giustizia ha presentato il conto a Clyde Mallia, 25 anni, residente a Ghaxaq, condannato a tre anni di reclusione per quell’episodio e per un’altra serie di reati.
Ad incastrarlo sono state le telecamere di sorveglianza di un’attività commerciale del posto che ripresero una Toyota Vitz bianca fermarsi per pochi istanti, subito prima che il gatto crollasse al suolo in preda alle convulsioni. L’autopsia accertò che l’animale era stato colpito alla trachea da un pallino sparato da un’arma ad aria compressa, che ne aveva provocato anche la frattura della colonna vertebrale.
Fondamentale la testimonianza dell’ex ragazza del giovane, Xasnolley Schembri, con lui in auto quel giorno, che confermò che l’arma apparteneva a Mallia e, durante una perquisizione a casa dell’imputato, furono rinvenuti pallini identici a quelli estratti dal corpo dell’animale, oltre a immagini e video salvati sul suo cellulare, in cui il 25enne veniva ritratto armato accanto a diversi uccelli morti.
L’auto bianca inquadrata dalle telecamere a Marsa, era invece intestata alla madre della ragazza, Christine Schembri, ed era già stata utilizzata più volte dal 25enne, pur essendo sprovvisto di patente e copertura assicurativa.
Le indagini hanno fatto inoltre emergere segni di violenza anche sul cane di Mallia, trovato con le orecchie tagliate: una pratica illegale, consentita solo per ragioni mediche. Anche in questo caso, il tribunale ha ritenuto l’imputato colpevole di aver causato «inutili sofferenze» e di non aver fornito cure adeguate al proprio animale domestico.
Tra i capi d’imputazione contestati al giovane, oltre ai reati legati alla violenza sugli animali, figurano anche la detenzione illegale d’arma da fuoco, guida senza patente né assicurazione, violazione di tre precedenti decreti di libertà su cauzione e recidiva. La Corte ha ordinato la revoca dei benefici concessi e la confisca parziale dei depositi a titolo di garanzia, per un valore complessivo di 11.000 euro.
Oltre alla condanna a tre anni di carcere, a Mallia è stato vietato di conseguire la patente per un anno e sottoposto a un ordine restrittivo triennale nei confronti dell’ex fidanzata e della madre di lei. Non è stato invece concesso alcun rimborso per le spese veterinarie, ritenute non adeguatamente documentate. Nel motivare la condanna, il magistrato ha evidenziato la lunga fedina penale dell’imputato e al suo completo rifiuto di accedere al supporto psicologico offertogli durante la custodia preventiva.
(immagine di repertorio)
Il Corriere di Malta è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale e rimanere sempre aggiornato