Quattro soldati delle Forze Armate maltesi (AFM), tra cui un maggiore, hanno rifiutato di testimoniare in tribunale lunedì in merito al maxi furto di resina di cannabis da un container sigillato e custodito all’interno del deposito militare di Safi in cui erano di stanza quella notte e, uno di loro, sarebbe stato anche responsabile del monitoraggio delle telecamere di sicurezza.
Il colpo, messo a segno il mese scorso, ha visto i ladri introdursi nella zona militare protetta attraverso un varco creato nella recinzione metallica, agendo indisturbati per oltre due ore senza che nessuno desse l’allarme. Sul posto sono state trovate delle torce con delle tracce di DNA che corrisponderebbero a due degli imputati.
La droga trafugata era stata sequestrata al Malta Freeport nel giugno del 2024 e conservata dall’AFM su richiesta dell’ufficiale giudiziario. Inizialmente si pensava che fossero stati sottratti 226 chili di resina di cannabis, ma gli esami forensi hanno confermato che la quantità rubata era di 132 chili, parte della quale deve essere ancora recuperata.
In relazione al caso, sei persone sono state finora incriminate: Sean Attard (30, Zebbug), Yousef Essesi (33, St. Paul’s Bay), i fratelli Carlos e Cleaven Pace (23 e 19, Marsa), Liam Stewart (23, Pietà) e Christa Gauci (21, Sannat, Gozo). Tutti si sono dichiarati non colpevoli.
Lunedì, oltre ai quattro soldati dell’AFM, anche la madre di Sean Attard, Dorianne Attard, ha scelto di non deporre, esercitando il suo diritto di non testimoniare contro il figlio.
Unica testimone chiave a parlare è stata Moira Vassallo, ex compagna di Yousef Essesi, la quale ha dichiarato che la Toyota Belta presumibilmente utilizzata durante il colpo era registrata a suo nome, pur appartenendo all’ex fidanzato. Ha raccontato che, dopo la fine della loro relazione a dicembre, aveva più volte chiesto a Essesi di cambiare l’intestatario, ma lui non lo ha mai fatto, e se ne è accorta quando ha iniziato a ricevere numerose multe per il veicolo.
La difesa ha chiesto la libertà su cauzione per tutti e sei gli accusati ma la procura si è opposta sostenendo che gran parte della droga rubata non è stata ancora recuperata e le indagini sul caso sono ancora in corso.
(photo credits: Google Maps)
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