Negli ultimi cinque anni, Malta ha registrato una riduzione del 93% degli sbarchi grazie alla «implementazione di un sistema giusto» e, parallelamente, ha incrementato le percentuali di rimpatrio degli stranieri che non soddisfacevano i criteri del diritto d’asilo.
Ciò ha portato a uno dei tassi di rimpatrio più alti in Europa rispetto agli arrivi irregolari, pari all’83,2% nel 2023 e al 68% nel 2024.
A comunicarlo è stato il ministro degli Interni, Byron Camilleri, durante un incontro con la controparte irlandese, Jim O’Callaghan.
Anche l’Irlanda ha condiviso le proprie esperienze nella gestione degli immigrati irregolari, con i due ministri che si sono confrontati circa l’importanza del sistema di rimpatrio per coloro che non hanno diritto d’asilo e hanno concordato sul collaborare in merito a questo argomento in ambito europeo.
Oltre al tema migranti, afferma il Ministero in una nota stampa, durante l’incontro Camilleri ha parlato del calo della criminalità a Malta. Secondo il Crime Malta Observatory, nel 2024 il tasso di reati sull’arcipelago è sceso a 30 crimini ogni 1.000 abitanti, un miglioramento rispetto a quello del 2023 e un calo significativo se confrontato con i 46 crimini ogni 1.000 abitanti registrati nel 2004.
Il ministro maltese ha anche incontrato Hans Leijtens, direttore esecutivo di Frontex, che ha ringraziato per il supporto nella protezione delle frontiere esterne dell’Unione Europea ribandendo l’importanza dell’agenzia nel coordinamento delle operazioni di rimpatrio. Leijtens ha confermato che Frontex continuerà a sostenere gli Stati membri, in linea con il proprio mandato.
(photo credits: DOI / Ministero dell’Interno)
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