Un sito già noto anche alle forze dell’ordine per ospitare trappole e richiami elettronici per la cattura di uccelli pare essere stato teatro di nuovi illeciti. Il sospetto bracconiere, già denunciato lo scorso mese dalla Malta Ranger Unit, rischia ora di dover affrontare ulteriori accuse in relazione all’aggressione subita da un dog walker che di recente stava passeggiando nella zona con uno dei cani in sua custodia.
Nel filmato condiviso dalla MRU, si vede infatti il soggetto indiziato uscire dal proprio veicolo ed avvicinarsi di tutta fretta e con fare aggressivo al dog walker che già stava riprendendo la scena con il telefonino “per precauzione”, prima di sferrargli un pugno facendolo cadere a terra, almeno secondo la ricostruzione dei fatti fornita dai ranger. L’aggressore avrebbe inoltre sbeffeggiato la presunta vittima, invitandolo a “chiamare la polizia”, prima di dargli il suo nome e andarsene infuriato.
Stando ai ranger, il dog walker avrebbe subito gravi lesioni al viso come confermato da una TAC, con fratture multiple alle ossa facciali che richiederebbero un intervento chirurgico per garantire una corretta guarigione.
Come detto, il sito in questione era già stato segnalato alle forze dell’ordine nel dicembre 2024, dopo che il presunto bracconiere in questione «era stato colto in flagrante» dalla polizia e dai ranger. Ora, solo per quell’episodio, se giudicato colpevole, il soggetto rischia la perdita della licenza di caccia e una multa salata. Accuse che potrebbero però aggravarsi visto quanto accaduto di recente.
La MRU, con il consenso della presunta vittima, ha rilasciato una dichiarazione per condannare l’episodio e il «clima di impunità che circonda i criminali ambientali e i bracconieri a Malta». L’associazione ha sottolineato l’importanza di denunciare tali atti e il coraggio richiesto per farlo, invitando le vittime a non rimanere in silenzio.
«Per decenni, i criminali ambientali hanno goduto di impunità» hanno dichiarato i ranger. «Questo è il risultato della mancanza di volontà da parte dei politici di affrontare il problema, lasciando il nostro ambiente nel degrado e i crimini in aumento. Non hanno ancora osato prendere una posizione forte contro il bracconaggio, apparentemente “spaventati” che potessero perdere i voti dei cacciatori».
«Tuttavia – prosegue la dichiarazione – è importante distinguere: non tutti i cacciatori sono bracconieri, ma tutti i bracconieri sono cacciatori. Non affrontare queste illegalità non è una scelta politica, è un dovere in qualità di funzionari pubblici».
La Malta Ranger Unit ha infine chiesto alle autorità di agire rapidamente e con decisione, «considerando la gravità del reato commesso» ripreso nel filmato ora presentato come prova alle autorità.
(photo credits: Facebook / frame video Malta Ranger Unit)
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