Come anticipato, cambiano le regole per la gestione delle restrizioni Covid-19 inerenti ai viaggi a Malta. Dal prossimo lunedì 11 aprile, infatti, anche i viaggiatori provenienti dai Paesi citati nell’avviso legale rilasciato nelle scorse ore potranno entrare a Malta anche se sprovvisti di certificato vaccinale, a patto che siano in possesso del risultato negativo di un test PCR o antigenico.
La nota ufficiale governativa è stata rilasciata giovedì pomeriggio, e va a confermare quanto già precedentemente anticipato nei giorni scorsi dal ministro della Salute.
Allentare le restrizioni a carico dei viaggiatori rappresenta, secondo le autorità del turismo, un passo fondamentale per dar ossigeno ad un settore posto a dura prova dagli effetti della pandemia. Un cambiamento di questo tipo non solo permette l’ingresso ai viaggiatori non vaccinati, ma elimina anche l’obbligo di quarantena per i Paesi inseriti nella lista.
Una delle differenze rispetto alle prime dichiarazioni del ministro Fearne risiederebbe nella gestione dei viaggiatori con certificato di guarigione.
Il solo certificato di guarigione, ottenuto tramite PCR negativo e della durata di 180 giorni, non basterà per l’ingresso a Malta se non accompagnato da un ulteriore test negativo.
Verranno accettati sia il test antigenico rapido che il PCR; per il primo basterà l’esito negativo risalente alle precedenti 24 ore, mentre per la seconda tipologia l’arco temporale si estende alle 72 ore.
I test eseguiti devono inoltre rientrare tra quelli delineati, ed accettati, dal Consiglio Europeo, con negatività manifestata in lingua inglese o, nel caso di altre lingue, con traduzione certificata dal laboratorio di analisi o dal medico.
I test fai da te non sono stati inclusi nella regolamentazione inerente ai viaggi, restando di conseguenza non validi.
Il loro uso, però, sarà consentito ai cittadini come prova della propria negatività o positività come già dichiarato in precedenza. La regolamentazione ufficiale, come affermato da fonti governative a Times of Malta, verrà pubblicata nei prossimi giorni.
Per i bambini di età inferiore ai sei anni in ingresso nel Paese, le autorità sanitarie informano che non saranno messi in quarantena all’arrivo se non hanno un certificato di vaccinazione, un test PCR negativo, un test rapido o un certificato di guarigione.