Gozo, l’isola ideale per una vacanza alla scoperta del mondo rurale e del relax lontano dal traffico e dai ritmi frenetici.
È la meta soprattutto scelta dai maltesi per sfuggire dal caos e per godersi un fine settimana per ricaricare le energie.
Un attento articolo de “La Stampa”, quotidiano torinese, affronta l’argomento in concomitanza con l’inizio della stagione turistica.
La testata italiana definisce Gozo «uno scampolo di Mediterraneo rurale, un luogo della memoria che ripropone i ritmi lenti, i mestieri e le feste paesane altrove scomparsi».
Un luogo autentico, verace e ruspante che offre il sapore della quiete e della natura incontaminata.
Alla riscoperta delle più disparate realtà botaniche maltesi: dal fico d’India all’ulivo, dalla vite al pioppo, fino a proseguire con il gelsomino, il bouganville, la palma da dattero, il cappero, l’ibisco, il carrubo, il fico, l’arancio, il limone, il leccio, l’agave, il pino d’Aleppo, il tamarindo, il pino marittimo, il cipresso.
Un viaggio che consente dunque di riscoprire i sapori dell’agricoltura ma anche della pesca.
La stampa italiana incentra l’attenzione sul suggestivo il porto di Mgarr dove i pescatori caricano i colorati luzzu, e tradizionali barche da pesca, con foglie di palma, utili per la pesca alla lampuga, il pesce simbolo della cucina locale. I luzzu sono ancora oggi rigorosamente fabbricati a mano, nei laboratori a monte del porto si vedono i maestri d’ascia all’opera.
Molto radicata a Gozo, ancor più che in altre zone dell’isola, la tradizione cattolica.
Nell’isola di Gozo ci sono infatti ben cinquanta chiese per trentamila abitanti.
Le viuzze, le piazze e le piccole botteghe fanno da cornice a uno spettacolo indescrivibile di tradizione e cultura. Un sentiero in cui perdersi. Per ritrovare comunque la pace dei sensi.
L’analisi de “La Stampa” si conclude con la sera ideale per i maltesi.
Secondo il giornale torinese al calar della sera ci si può abbandonare alla cultura enogastronomica, alla scoperta dei prodotti e dei piatti tipici del territorio.
Da provare sicuramente l‘aljotta, una zuppa di pesce con riso, il coniglio con vino bianco e aglio e i frutti di mare con pomodoro, cipolle ed erbe aromatiche.