Secondo Alan Borg, Ceo dell’aeroporto di Malta, l’apertura dell’aeroporto potrebbe essere rinviata fino a metà luglio. Ma la normalità non tornerà prima del 2023.
L’industria del turismo maltese bussa con insistenza alla porta del Governo per riaprire i voli verso Malta.
A causa dell’emergenza causata dal COVID-19 a Malta non arriveranno turisti dall’estero per quasi tutta l’estate.
Molte rotte da altri paesi infatti sono già state cancellate definitivamente, molte dai paesi scandinavi semplicemente non esistono più.
Ma la situazione tragica non ha coinvolto solo la stagione turistica alle porte ma anche quella invernale, e addirittura quella dell’estate 2021.
Il CEO del Malta International Airport Alan Borg ha comunicato che sono state cancellate 70 delle 120 rotte invernali previste, e ben 60 su 144 dell’estate 2021.
Tutte le rotte pre-covid verranno ripristinate non prima del 2023.
Al momento l’aeroporto di Malta sarà chiuso fino al 15 giugno, ma il governo per contenere il Coronavirus potrebbe estendere il divieto di viaggio per un altro mese.
Secondo i sondaggi la maggior parte delle persone sarebbe contrario ad un’apertura anticipata dell’aeroporto.
Mentre l’industria del turismo, per evitare una disoccupazione di massa, vorrebbe riaprire anticipatamente i collegamenti con gli altri paesi, le autorità sanitarie in caso di un nuovo aumento dei contagi tornerebbero a imporre il lockdown.
Nelle prossime settimane dovrebbero riaprire asili, bar, tribunali, e saranno permessi gli sport di squadra.
Le strutture turistiche, è quasi certo, saranno le ultime ad essere riaperte.
L’Italia, al contrario di Malta, a partire dal prossimo 3 giugno riaprirà gli aeroporti.
È ancora al vaglio la creazione di un corridoio fra Malta e la Sicilia, e forse con alcuni paesi non colpiti in modo grave dalla pandemia da COVID-19.
In questo senso si stanno muovendo molti paesi europei con accordi non regolati dall’Unione Europea.