L’opera in tre atti scritta dal compositore maltese Carlo Diacono “L’Alpino” nel 1918 è stata eseguita al Teatru Manoel di Valletta dopo quasi 80 anni.
A Capo della Malta Philharmonic Orchestra, il Maestro Michael Laus ha diretto un’opera molto ben eseguita e magistralmente interpretata. Pur essendo un’opera senza costumi e scenografie, gli interpreti principali, accompagnati dalla sezione vocale del Golden Ensemble Malta, sono stati magnifici.
Quattro i protagonisti: i soprani Miriam Cauchi e Nicola Said, il tenore Alan Sciberras, e Louis Andrew Cassar e Noel Galea per i registri di basso. Tutti sono riusciti ad esprimere il carattere dei rispettivi personaggi in profondità e con grande maestria vocale.
Miriam Cauchi è Nella, che innamorata di Enzo fa di tutto per vivere il suo amore, a dispetto del padre padrone Franz interpretato da Noel Galea. I due antagonisti in amore sono il bell’Enzo, interpretato dal tenore Alan Sciberras e il perfido Andrea interpretato da Louis Andrew Cassar, che pur di avere Nella, alla fine del terzo atto si macchia del peggiore dei peccati. Indimenticabile il personaggio interpretato da Nicola Said, la madre di Nella, che nonostante il periodo storico fa’ di tutto per aiutare la figlia opponendosi al capofamiglia. Chiudono i personaggi interpretati da Mariaconcetta Calafiore e Anita Vella Bondin nella parte di due amiche di Nella.
Nel secondo atto l’opera è colma di un Pathos patriottico tipico del periodo della Grande Guerra, con i soldati italiani pronti a immolarsi sul Carso per difendere la patria dai soldati austroungarici.
Le parti strumentali, insieme al Coro dei Montanari eseguito dai componenti del Golden Ensemble Malta, immergono lo spettatore proprio in questa ambientazione alpina di altri tempi, quasi si trovasse in una vera e propria macchina del tempo.
Michael Laus dirige la Malta Philharmonic Orchestra egregiamente, tutte le sezioni formate dagli strumenti ad arco, i fiati, gli ottoni, le percussioni e l’arpa, si sono mosse all’unisono in perfetta sincronia. La musica è riuscita al contempo a essere ben amalgamata e definita per l’ascoltatore, tanto da poter essere liberamente goduta sia nella sua interezza che nel dettaglio di ogni singolo strumento. Tutto anche grazie alla strabiliante acustica del Teatru Manoel di Valletta.
Il CEO della Malta Philharmonic Orchestra Vanessa Mangion ha fortemente voluto l’esecuzione per intero di quest’opera, che è frutto di un profondo studio e trascrizione del manoscritto originale, che dopo tanti anni presentava delle parti poco leggibili e parzialmente oscurate.
Il giornalista Carlo Campione del Corriere di Malta non può che ringraziare Vanessa Mangion per avergli dato la possibilità di assistere a quest’opera davvero difficile da dimenticare.
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