“Il Novecento di Italo Calvino: genealogie, proposte e percorsi letterati” è il titolo della conferenza in programma mercoledì 6 marzo presso l’Istituto Italiano di Cultura a Valletta.
L’evento mira a offrire una serie di riflessioni sulla narrativa italiana del Novecento seguendo un percorso suggerito in parte dalle lezioni americane che Italo Calvino pubblicò nel 1988 come analisi dell’arte come conoscenza.
Non solo, ma anche come studio del testo letterario nel suo farsi attraverso una serie di connessioni invisibili, le genealogie letterarie, appunto.
Le idee calviniane fanno da contrappunto all’individuazione in una serie di narratori italiani (da Landolfi a Buzzati, da D’Arrigo a Celati e Camilleri) che segnano diversi aspetti del panorama novecentesco nella loro oscillazione fra realismo e sperimentazione.
Tale linea della ricerca letteraria del secolo scorso, pur nell’autonomia del discorso narrativo, viene efficacemente rappresentata, nella componente più fantastica, dalla nitida scrittura e ricerca terminologica del Calvino delle “Città invisibili” (1972). E nella componente più sperimentale e genealogicamente destabilizzante dal Calvino di “Se una notte d’inverno un viaggiatore” (1979).
L’appuntamento è per mercoledì 6 marzo dalle ore 18:30 presso L’Istituto Italiano di Cultura, St George Square, Valletta.
Per maggiori informazioni visitare il sito web dell’Istituto.
L’ingresso è gratuito. Per accreditarsi inviare un’email a segreteria@[email protected].