Il tanto atteso mercato Is-Suq Tal-Belt ha aperto ufficialmente i battenti il 3 gennaio, a ridosso della settimana inaugurale di Valletta 2018, dopo un investimento privato di 14 milioni di euro.
Costruito nel 1860 e affettuosamente chiamato Is-Suq tal-Belt (il mercato di Valletta, in maltese), è stato riportato all’antico splendore e ora è ufficialmente aperto come centro di attività gastronomiche e culturali.
Il mercato fu commissionato dal governatore John Gaspard Le Marchant nel 1858 mentre Malta era sotto il dominio britannico e fu progettato da Hector Zimelli, il sovrintendente delle opere pubbliche dell’epoca, per ospitare il mercato all’aperto che si svolgeva presso il Palazzo del Gran Maestro.
L’edificio originale comprendeva 153 bancarelle, 65 cantine e un lucernario centrale. Il mercato fu bombardato durante la Seconda guerra mondiale, subendo gravi danni. È stato ridisegnato come centro commerciale nel 1983, prima di soccombere al disuso ancora una volta.
Il Gruppo Arkadia ha investito 14 milioni di euro per ripristinare e rinnovare il mercato dopo che il Parlamento, che ha approvato il progetto all’unanimità, ha concesso un contratto di affitto di 65 anni.
Italiano è l’architetto dietro al design del mercato, il professor Marco Casamonti che è anche autore di uno dei mercati di maggior successo a Firenze, il mercato di San Lorenzo.
La struttura si sviluppa su tre piani: il piano sotterraneo è costituito da un mercato, principalmente incentrato sui prodotti alimentari, mentre i locali e i chioschi per la degustazione del cibo occupano il piano terra. Il piano superiore ospiterà una caffetteria: sarà utilizzato per eventi culturali e sarà aperto nelle prossime settimane, probabilmente entro febbraio.
Il mercato offre cibo e bevande caratteristiche di tutte le parti del mondo. Nel video promozionale si possono vedere sushi, kebab, paella spagnola ma anche birre straniere e sangria insieme al resto dei cibi di produzione locale.
ll concept della struttura è Cook. Eat. Relax. Sarà aperto sette giorni su sette e darà lavoro a 250 persone.
Il progetto di trasformare l’edificio in Merchants Street è parte della rigenerazione che ha coinvolto Valletta nella sua corsa verso la Capitale Europea della Cultura 2018.