“Caravaggio e Mattia Preti a Malta”: la conferenza, con il Prof. Sante Guido e il Dott. Giuseppe Mantella, si terrà giovedì 28 marzo alle ore 18:30 presso l’Istituto Italiano di Cultura.
Una delle maggiori difficoltà della ricerca storico artistica è la corretta datazione delle opere realizzate dagli artisti in mancanza di documenti archivisti provanti o fondi di diversa natura.
Alcune applicazioni scientifiche da qualche decennio aiutano in parte ad indagare meglio la natura e la genesi di un’opera d’arte. Indagini a luce infrarossa, a luce ultravioletta, radiografie e raggi X, indagini con raggi laser facilitano lo studio di un dipinto o di una scultura. Sono test “non-distruttivi” in quanto non necessitano di prelievi di materia; accanto a questi sono però spesso necessarie alcune indagini “distruttive”, che necessitano cioè di piccolissimi prelievi di materia da indagare con microscopi sempre più sofisticati.
È quanto successo in alcuni dipinti di Caravaggio ma anche di Mattia Preti nei quali è stata appositamente ricercata la polvere di globigerina per dimostrare la datazione al periodo maltese di decine di dipinti del celebre pittore calabrese.
Per maggiori informazioni visitare il sito web dell’Istituto.
L’ingresso è gratuito. Per accreditarsi inviare un’email a segreteria@[email protected].