I lavori di costruzione in un cantiere edile a Tarxien, hanno portato alla luce quello che gli archeologi considerano un vero e proprio “tesoro”: sette tombe risalenti all’età punica e pre-romana.
Il ritrovamento, operato dagli archeologi della Soprintendenza ai Beni Culturali, comprende ossa umane contenute all’interno di vasi funerari di terracotta, che fungevano quindi da tomba (un richiamo ai vasi canopi adoperati nell’Antico Egitto per i riti della sepoltura).
Nel video sottostante, tratto dalla pagina facebook della Sovrintendenza ai Beni Culturali, e trasmesso da TVM, sono mostrati gli step del ritrovamento di queste tombe puniche e romane risalenti a più di 2000 anni fa.
A photogrammetry rendered model of the latest discovered punic tomb in Ħal Tarxien .Keep tuned for the full 3d model in the coming weeks.
Posted by Superintendence of Cultural Heritage on Saturday, May 23, 2020
Due delle sette tombe sono state trovate ancora sigillate e all’interno sono stati ritrovati i resti di ossa umane. Il Sovrintendente Joe Magro Conti, ha specificato che i ritrovamenti dimostrano che i defunti sono stati bruciati prima della sepoltura e le loro ceneri sono state poste in anfore di terracotta.
Altrettante piccole brocche sono state trovate all’interno del cubicolo, colme di cibo ed acqua con incisa una croce sulla bordatura. Questa era un pratica diffusa sin dall’Antichità per accompagnare il defunto verso l’aldilà, per poter ‘refrigerare la sua anima’.