L’Istituto Italiano di Cultura – La Valletta, in collaborazione con il Dipartimento d’Italiano dell’Università di Malta, Solferino Libri e Book Media Events organizza martedì 2 febbraio alle ore 18.30 un incontro online in occasione della recente uscita del romanzo “L’archivio del diavolo” di Pupi Avati, seguito de “Il Signor Diavolo”.
Avati discuterà de “L’archivio del diavolo” con il dottor Fabrizio Foni, docente del Dipartimento di Italiano dell’Università di Malta, autore o curatore di numerose pubblicazioni inerenti alla cultura popolare, con particolare attenzione al fantastico, al gotico, all’avventura e alla fantascienza.
Pupi Avati è uno dei più prolifici e acclamati registi italiani viventi. Spaziando dalla commedia al thriller, dal dramma storico all’horror, i suoi film si distinguono per la loro miscela unica di grottesco e realismo, tenerezza e cinismo, humour nero ed empatia.
Fin dagli esordi, ha rivelato la predilezione per il gotico, il favoloso e il soprannaturale con film cult come “La casa dalle finestre che ridono” (1976), “Zeder” (1983), “L’arcano incantatore” (1996) e “Il Signor Diavolo” (2019). Quest’ultimo film ha portato sul grande schermo l’omonimo romanzo pubblicato da Avati nel 2018 ed imperniato su una catena di eventi inquietanti e raccapriccianti intrisi di folklore e superstizione che si svolgono nei primi anni ’50 a Lio Piccolo, villaggio rurale della laguna veneta.
Ne “L’archivio del diavolo”, proseguendo nella vena thriller-horror, Avati ci riporta nei luoghi e nelle atmosfere del Nordest rurale degli anni Cinquanta raccontandoci la storia di Furio Momentè.
Funzionario del Ministero di Grazia e Giustizia, poche settimane fa era rinchiuso nel sotterraneo della chiesa di Lio Piccolo, senza alcuna speranza di poter uscire. Ora si trova di nuovo in un sotterraneo, ma stavolta a Roma, al ministero. Rimosso dal suo incarico ma non licenziato, è stato confinato nell’archivio. Ma come ha fatto a sopravvivere? Nel frattempo a Lio Piccolo, paesino del Polesine, arriva un nuovo parroco, don Stefano. Fin da subito si trova a fare i conti con la tentazione, nella forma della maestra Silvana, ma soprattutto con un orribile mistero. Perché, cercando il baldacchino della statua del Santo nei sotterranei della chiesa, rinviene un cadavere in putrefazione… Ma Furio Momentè non era sopravvissuto? E allora, quello, chi è?
La diretta online dell’incontro, con il quale l’Istituto prosegue la sua azione di promozione della narrativa italiana, potrà essere seguita cliccando qui e inserendo la seguente password: ku4xg6
Per maggiori informazioni: [email protected], +356 21 221462, www.iicvalletta.esteri.it