Come si temeva, i fortissimi venti previsti hanno portato alla cancellazione di diverse processioni in programma per il Venerdì Santo.
Le condizioni meteo per questo fine settimana avevano già destato preoccupazioni, sollevando dubbi sull’effettiva possibilità di celebrare il tanto atteso Venerdì Santo.
Durante la mattinata erano già stati programmati incontri, sperando in cambiamenti positivi delle previsioni. Tali cambiamenti non sono però avvenuti, confermando le aspettative degli istituti metereologici che delineavano condizioni preoccupanti, con venti capaci di raggiungere gli 88 km/h.
La decisione di cancellare gli eventi, a questo punto, è parsa obbligata, nonostante la delusione ed il rammarico di non poter celebrare per il terzo anno di fila il Venerdì Santo.
Il dietrofront alle celebrazioni sembra essere al momento stato annunciato dai comuni di Naxxar e Żejtun (Malta), Vittoria e Żebbuġ (Gozo).
In altre località, come Bormla per esempio, è stato possibile mantenere parzialmente in piedi i programmi, mettendo mano agli itinerari e assicurando uno svolgimento in sicurezza.
La stazione meteo dell’aeroporto internazionale di Malta ha contrassegnato l’allerta come arancione. I venti previsti, secondo la scala Beaufort, saranno di forza 7; altri analisti, invece, ritengono che si potrà raggiungere il preoccupante livello di forza 9.
Le cancellazioni hanno iniziato ad accumularsi nel primo pomeriggio di venerdì, in un effetto domino che ha paralizzato buona parte delle manifestazioni religiose sull’arcipelago.
Al momento la processione in partenza dalla chiesa della Natività di Nostra Signora a Valletta, uno dei punti di interesse maggiori, sembra resistere alle avversità ed il suo svolgimento è ancora in programma.
Nel pomeriggio si dovrebbe tenere un ulteriore incontro, utile a discutere di tutte le precauzioni necessarie allo svolgimento e alla tutela dei fedeli coinvolti. Per verificare eventuali variazioni o cancellazioni sulle programmazioni di ogni celebrazione si consiglia di consultare i canali ufficiali dei Consigli locali.