Il sindaco di Valletta, Alexiei Dingli, prende le distanze dall’entourage di Valletta Capitale della Cultura 2018 dichiarando apertamente che non parteciperà a nessuno dei prossimi eventi organizzati dalla Fondazione.
Dingli accusa il presidente di Valletta 2018, Jason Micallef, e gli altri membri del consiglio di escludere sistematicamente il consiglio locale di Valletta dalle sue attività.
Jason Micallef, ex segretario generale del Partito laburista, è gia al centro di pesanti critiche locali e internazionali a seguito dei suoi commenti fuori luogo sui social media ritenuti offensivi per i parenti della giornalista Daphne Caruana Galizia assassinata nell’ottobre dello scorso anno.
La richiesta delle sue dimissioni, da parte di deputati, artisti e persino dal presidente del comitato di selezione che ha scelto Valletta come Capitale Europea della Cultura , sono stati del tutto ignorati anche dal primo ministro Joseph Muscat e dal ministro della cultura Owen Bonnici che hanno difeso il diritto di Micallef di esprimere la sua opinione affermando di credere nella “libertà di espressione”.
Inoltre, l’atteggiamento di Micallef ha anche costretto la città olandese di Leeuwarden – che è la Capitale europea della cultura gemellata a Valletta quest’anno – a dichiarare il boicottaggio delle attività V18.