Nonostante il parziale lockdown causato dall’emergenza da Coronavirus il nostro Carlo Campione ha intervistato la scrittrice tedesca Alenka Kreideweiss, autrice dello smartbook Come le formiche giunsero a Malta.
Ciao Alenka, grazie per aver concesso questa intervista al Corriere di Malta: parlaci del tuo rapporto con Malta, da quanto tempo sei qui e cosa ti ha fatto decidere di rimanere su quest’isola.
Alenka Kreideweiss Mia madre ed il suo compagno vivono a Gozo e quindi sono prima andata lì, mi sono subito innamorata delle isole maltesi tanto che quando tornavo in Germania sul sedile dell’aereo ero molto triste. Quando nel 2016 non trovai lavoro a Berlino dove vivevo in quel periodo, riuscii a trovarlo qui a Malta.
È più facile trovare un lavoro qui a Malta?
Alenka Kreideweiss Sì, lo è: qui è molto facile trovare un lavoro, sto sempre nella tessa azienda, non lavoro per una compagnia di iGaming e mi godo il sole ed il mare.
La tua opera è un libro tascabile per bambini che tu definisci uno smartbook, perché hai deciso di scrivere per lettori giovanissimi?
Alenka Kreideweiss Ho iniziato a scriverlo quando lavoravo nel ristorante Paparazzi, le famiglie con dei bambini chiedevano spesso la password per il Wi-Fi, e per farli stare tranquilli li piazzavano davanti il tablet a guardare dei cartoni animati, o li facevano giocare con dei videogames.
Dopo aver parlato con alcuni di questi genitori mi sono chiesta come mai nessuno di questi bambini faceva dei giochi tradizionali, o leggeva un libro, che sono il modo migliore per stimolare la loro immaginazione.
I bambini di oggi più che giocare sembrano consumare, e quando passi il tempo a consumare non crei nulla nella tua mente, per questo motivo ho fatto uno smartbook, essendo tascabile lo si può portare ovunque; non è volutamente un e-book, ho voluto togliere la e, dai a tuo figlio qualcosa di reale nelle sue mani.
Raccontaci di cosa parla il tuo libro e cosa te lo ha ispirato.
Alenka Kreideweiss Stavo osservando delle formiche sul muro del terrazzo, a quel tempo vivevo con degli amici e ci chiedemmo come quei piccoli insetti fossero arrivati a Malta dato che è un’isola in mezzo al Mediterraneo, la prima immagine nella mia testa era quella della regina delle formiche che portava la sua famiglia sulla pancia attraversando il mare, e questa immagine girava sempre nella mia testa, è una sorta di proiezione del mio arrivo qui e di come mi sono innamorata di quest’isola.
Il tuo smartbook uscito in inglese adesso verrà pubblicato anche in italiano con la collaborazione mia e di Anrea Ruiu per la traduzione, perché questa scelta?
Alenka Kreideweiss Perché la formica Zoe è arrivata a Malta dalla Sicilia, ed aveva visitato anche il resto dell’Italia; la prima presentazione del libro è avvenuta proprio in Sicilia.
Il libro sarà presto disponibile anche in altre lingue, come il tedesco, il maltese, lo spagnolo, e l’arabo. Ho iniziato con l’inglese anche perché è parlato qui a Malta, quando vuoi imparare una nuova lingua la via migliore è proprio quella dei libri per bambini, anche per questo il mio libro non è solo per i più piccoli.
Come stai promuovendo il tuo libro?
Alenka Kreideweiss Al momento ho la mia pagina Facebook e questa è la mia prima intervista.
So che per te Facebook è qualcosa di nuovo, non è vero?
Alenka Kreideweiss Si mi sono fatta aiutare da una mia amica in Germania che ne capisce più di me; vorremmo anche collaborare insieme, e presto fisseremo un incontro per un meeting.
Sto pianificando di presentare il libro in alcune scuole ma al momento è molto difficile, ci sono già due istituti a Gozo interessati, ma le scuole saranno chiuse fino a settembre.
Quando l’emergenza finirà farò anche delle presentazioni presso delle librerie.
Pensi di scrivere ancora su Malta e sul popolo maltese?
Alenka Kreideweiss Non so dirti, ho molte idee per altre storie, scriverò sicuramente altro, forse una seconda parte con protagonista la formica Zoe che potrebbe sempre essere ambientata a Malta, ma al momento non ho piani in merito, tutto dipende dove mi porterà la mia creatività, sono aperta a scrivere di qualunque cosa.
Alla fine dell’intervista ho fatto anche un paio di domande al mio collega del Corriere di Malta Andrea Ruiu che ha curato la traduzione del libro in lingua italiana.
In passato ti sei occupato di traduzioni dall’inglese all’italiano in ambito giornalistico e ludico, immagino che ogni traduzione incontri i suoi ostacoli, quali sono stati quelli di “Come le formiche arrivarono a Malta”?
Andrea Ruiu La difficoltà maggiore è stata l’incontro-scontro tra universi linguistici completamente diversi.
Questa traduzione appare ingannevolmente un unico passaggio tra due linguaggi, ma la verità è un’altra: l’autrice è un’adulta che pensa in tedesco ma scrive in inglese.
I contenuti devono poi essere trasferiti in un’altra lingua, in questo caso l’italiano, ma in un codice accessibile ai bambini. E mentre attraversa quattro passaggi il prodotto deve risultare piacevole al suo destinatario restando il più fedele possibile all’intento dell’autrice.
Il prodotto iniziale aveva il vantaggio di essere “semplice”, ma mancava di alcune caratteristiche tipiche della tradizione fiabesca come l’alternanza tra l’imperfetto per le azioni continuate e il passato remoto per le azioni finite.
In inglese abbiamo la ripetizione continua del soggetto che non viene mai sottinteso.
I concetti venivano espressi in più frasi brevi laddove in italiano si preferisce periodi più lunghi ma in numero minore. Insomma, può sembrare strano, ma dalla testa di un adulto tedesco al mondo di un bambino italiano il percorso più lungo è in realtà il più breve, perché consente di tagliare molte frasi e ripetizioni superflue!
Da italiano in territorio maltese, pensi che la lettura di questo libro possa offrire qualcosa alla nostra comunità sull’isola?
Andrea Ruiu Penso che questo sia un bellissimo prodotto “vecchio stile”, con il pregio di presentarsi in più lingue.
Per i bambini che vivono a Malta è un modo per imparare l’uno la lingua dell’altro e ricordare il valore dell’immigrazione in tutte le sue forme. La multiculturalità è parte integrante della nazione, ed è presente anche nella sua lingua, gastronomia ed economia.
Per i bambini che vivono in Italia è uno sprone per imparare l’inglese e interessarsi ad altre culture diverse ma vicine. Il tutto condito con una storia breve ma avventurosa.
È possibile contattare Alenka Kreideweiss tramite la sua pagina facebook.
Qui potete ascoltare l’audio dell’intervista originale in inglese.