La pandemia di COVID-19 ha causato la cancellazione o il rinvio di migliaia eventi in tutto il mondo. Alcuni eventi hanno invece avuto luogo come previsto ma senza il pubblico dal vivo e trasmessi esclusivamente in streaming, in tv o sulle piattaforme virtuali.
Nonostante Malta sembri finora colpita dalla pandemia in modo lieve, i settori culturali e la grande industra dei festival si sono momentaneamente fermati. Concerti ed eventi in genere saranno tra gli ultimi ad essere ripristinati, ma Festivals Malta si è messa in moto per garantire che gli eventi non vengano del tutto cancellati, ma presentati in maniera diversa, attraverso piattaforme diverse.
Annabelle Stivala, direttrice di Festival Malta, in una recente intervista a The Malta Independent ha dichiarato che le ultime settimane sono state molto impegnative poiché le richieste sono cambiate rapidamente: questi “nuovi” eventi virtuali possono raggiungere un pubblico più vasto e attraggono sponsor che non sarebbero stati altrimenti attratti da un “semplice” evento dal vivo. Anche la pianificazione e la logistica di tali eventi è diventata molto più complessa, comprese le infrastrutture sia fisiche che digitali.
“È nostro obbligo offrire valide opportunità agli artisti, progettare significative offerte culturale al nostro pubblico e allo stesso tempo aderire a tutte le misure di salute e sicurezza per il personale e i partecipanti. Capire come monetizzare l’esperienza digitale non è facile quando sono disponibili così tanti contenuti gratuiti”.
Rimane, in ogni caso, molta incertezza sul futuro. I liberi professionisti e i lavoratori autonomi che lavorano nel settore creativo e dell’intrattenimento sono quelli che sono stati maggiormente colpiti dalla crisi. Gli artisti e tutti coloro che lavorano nello spettacolo stanno affrontando mesi senza alcuna entrata, ma questo è il momento in cui si deve accogliere l’innovazione e cercare nuovi modi per sopravvivere e per mantenere saldo il lavoro e il sostentamento degli artisti.