Ad Esplora è stata inaugurata una nuova mostra che, sfruttando tecniche e tecnologie all’avanguardia come gli ologrammi, la realtà virtuale e i robot, darà “vita” all’ecosistema marino consentendo ai bambini di interagirvi studiandolo e comprendendolo “da vicino”.
L’obiettivo principale del progetto è quello di ampliare l’uso della tecnologia in campo marino, in aree ricche di biodiversità, soprattutto ai fini dell’educazione ambientale (conosciuta come “Ocean Literacy”), affinchè sempre più studenti possano scegliere di approfondire il percorso scolastico nel settore, fornendo al contempo maggiori informazioni sulle specie e sugli ambienti protetti nelle aree Natura 2000.
All’inaugurazione erano presenti il segretario parlamentare per la gioventù, la ricerca e l’innovazione, Keith Azzopardi Tanti, insieme al professor Alan Deidun, per conto dell’Università di Malta.
Azzopardi Tanti ha spiegato come l’uso della tecnologia nel comparto marittimo rappresenti uno dei pilastri della strategia nazionale verso una specializzazione “smart” del settore, aggiungendo che la mostra rappresenta il punto di inizio di un percorso di crescita e integrazione dell’esperienza interattiva tra scienza e tecnologia.
Il responsabile di Esplora, Olaf Mc Kay, ha aggiunto che l’iniziativa «dimostra chiaramente che nel nostro Paese si stanno compiendo sforzi collettivi affinché il settore scientifico e tecnologico continuino a progredire», augurandosi che a breve il centro possa ospitare altri progetti analoghi, affinchè la scienza possa comunicare in un modo «più interessante e interattivo».
Deidun ha ribadito che «grazie a questo spazio permanente messo a disposizione da Esplora, è possibile immergersi nel mondo sottomarino attraverso una tecnologia virtuale e interattiva».
Il rettore dell’Università di Malta, Alfred Vella, si è dichiarato «soddisfatto che Esplora abbia riconosciuto l’importanza di avviare collaborazioni di ricerca con l’Università, come nel caso di questa mostra».