Sono passati già cinque anni dal crollo della rinomata Azure Window (Finestra azzurra), lo spettacolare arco di roccia situato nel mare cristallino di Dwejra Bay, sulla costa occidentale dell’isola di Gozo, considerato da sempre un vero monumento nazionale di Malta.
Nonostante l’erosione del materiale calcareo ne avesse fatto presagire un inevitabile deterioramento, confermato persino dagli esperti, il crollo definitivo avvenuto l’8 marzo del 2017 dopo una forte tempesta, ha lasciato tutti senza parole. Una notizia che fece il giro del mondo in pochi minuti.
Un destino segnato, visto che nessun intervento avrebbe potuto fermare o prevenire ciò che alla fine è accaduto. L’arco di roccia che dominava l’isola di Gozo rappresentava una delle bellezze naturali più iconiche del Paese, un angolo incontaminato che ogni anno attirava flotte di turisti e curiosi da tutto il mondo. La località era anche stata scelta come set per moltissimi film e celebri serie tv, fra cui “By the Sea”, la pellicola cinematografica con Angelina Jolie e Brad Pitt del 2015, Game of Thrones, Scontro tra Titani, il Conte di Montecristo e numerosi spot pubblicitari.
Subito dopo il crollo della Finestra azzurra, maltesi e gozitani trovarono un degno “erede” in Wied Il-Mielaħ Window, ovvero in un’altra “finestra azzurra”, sempre di roccia calcarea e simile a quella di Dwejra, collocata nei pressi della città di Gharb, Gozo.
L’area in cui è collocato questo arco naturale, un terreno inaccessibile a turisti e visitatori, sembra essere in grado di garantirgli un futuro più longevo, privo – si spera – dell’intervento dell’uomo.
Il trascorrere del tempo non ha però cancellato dalla memoria delle persone il ricordo dell’Azure Window, oggi meta di imbarcazioni turistiche e numerosi sub attratti dalla spettacolarità dei fondali della zona dove giacciono i resti delle rocce cadute in mare dopo il crollo della struttura.
Nel 2019, un team di architetti russi aveva provato a ricostruire il celebre profilo dell’arco attraverso il progetto “The heart of Malta”, nato con l’obiettivo di compensare la perdita della famosa Finestra azzurra e di creare un centro di attrazione per Dwejra. L’avveniristico progetto di cinque piani con spazi espositivi e una terrazza panoramica rivestiti da una parete esterna in superficie riflettente non ha però mai visto la luce.