Dal 10 al 26 maggio al Palazzo De La Salle di Valletta, sarà possibile assistere alla personale di Karen Caruana, artista maltese dalla straordinaria capacità d’espressione attraverso le arti visive.
La mostra, curata da Sabrina Calleja Jackson, viene presentata come una passeggiata nostalgica attraverso le testimonianze dello sviluppo architettonico che Malta sta vivendo negli ultimi anni.
I dipinti, rigorosamente ad olio, sono sognanti ma allo stesso tempo realistici e mostrano delle semplici forme architettoniche che oggi vengono dimenticate nelle moderne costruzioni: in questo modo l’artista esplora allo stesso tempo il legame emotivo tra l’architettura e la nostalgia. La rappresentazione di spazi fittizi rispetto a spazi esistenti, evidenti nei dipinti, aiuta l’artista a esprimere il suo interesse verso il confronto tra mente e materia e a mostrare come questi due aspetti importanti lavorino insieme.
Nelle opere presentate viene sempre raffigurato un luogo sullo sfondo e una figura leggermente sfocata o un volto in primo piano. La stessa artista ha commentato che alcuni sfondi sono un riflesso dell’alterazione che si verifica sulla semplicità del passato mentre gli altri elementi “distorti” rappresentano la perdita degli ideali e dei valori, non necessariamente buoni o cattivi.
Vernacular, questo il titolo della mostra, guida l’osservatore a riflettere sulle questioni cruciali dell’architettura dei nostri giorni e sull’uso attuale degli spazi, rendendo palese il desiderio di rimanere in un passato percepito in maniera positiva, non pregresso, definito “un passato migliore” e stimola inoltre la sensibilità dello spettatore, facendolo riflettere nei confronti di un futuro architettonico definito “discutibile”.
«Molti luoghi pubblici sono stati adesso trasformati in centri commerciali. Sento che questo sta uccidendo la nostra identità culturale»
La stessa artista afferma: “Alcuni modi di vivere, tipici dei maltesi, si stanno perdendo, ma questo è un problema globale. C’era una purezza, una semplicità intrinseca in Malta e nei suoi spazi, che è stata sostituita adesso da aree destinate al mercato e alla vendita. Molti luoghi pubblici sono stati adesso trasformati in centri commerciali. Sento che questo sta uccidendo la nostra identità culturale”.
La mostra è aperta dal 10 al 26 maggio, lunedì-venerdì con orario 8.30-19.00 e il sabato dalle 8.30 alle 13.30, l’entrata è gratuita.