Si è spento ieri sera all’eta di 89 anni il pioniere dell’arte moderna maltese, il celebre scultore e pittore Gabriel Caruana.
Gabriel Caruana ha iniziato la sua carriera da artista come scultore di opere in ceramica, per approdare in seguito alla pittura. Il cuore delle sue creazioni è sempre stato rivolto alla sua terra e ai maltesi, trasmettendo cultura e tradizioni di questa isola del Mediterraneo, ma con uno stile totalmente diverso e personale per quegli anni, mostrando un carattere innovativo e controcorrente, che si avvicinava maggiormente alle influenze dell’arte moderna europea e americana (Pollock e Mirò). Ha portato ad un livello elevato un elemento considerato finora “povero” come quello della ceramica, convertendolo da semplice utilizzo domestico in opera d’arte.
Ha tenuto personali sia Europa che all’estero: Osaka, Detroit e Melobourne; le sue creazioni sono conservate parte nel museo di ceramica a Faenza (dove ha studiato nel 1967), in alcune gallerie di Londra e ovviamente nel Museo nazionale di Fine Arts a Valletta (presto il futuro museo MUŻA).
È stato anche docente di scultura alla Malta Society of Art a Valletta, dove gli è stata assegnata una medaglia d’oro per il riconoscimento di educatore e insegnante e ha ricevuto ulteriori importanti riconoscimenti.
Nel 1990 ha fondato il Mill Art, Culture and Crafts Centre (MACCC) da un antico mulino a vento a Birkirkara, restaurato e allestito come spazio espositivo sia per le stesse opere dell’artista, che per l’esposizione delle creazioni di nuovi artisti emergenti. Lo spazio è anche utilizzato per incontri culturali, presentazioni di libri ed eventi.
E nel 2016 ha fondato, insieme alla figlia Raffaella, la Gabriel Caruana Foundation e il primo evento ad inaugurare fu l’esposizione “Buongiorno Ceramica!”, organizzato dall’Associazione Italiana Città della Ceramica e Artex Centro per l’Artigianato Artistico e Tradizionale della Toscana.
Viene così a mancare uno degli artisti più famosi di Malta, che ha saputo portare all’estero tradizioni e cultura locali, nello stesso anno in cui si celebra Valletta come capitale europea della Cultura.