Solo 15 delle 50 zone balneabili elencate nel sito web di Transport Malta hanno un servizio di salvataggio in mare.
Il risultato è frutto di un’indagine svolta dal quotidiano in lingua inglese Times of Malta dopo la morte di un 69enne di Zejtun a St Peter’s Pool nel pomeriggio di domenica 30 giugno: l’uomo si è sentito male mentre era in acqua ed è stato portato a riva da un turista, Rory Clarke, che non è riuscito in un disperato tentativo di rianimazione cardiopolmonare.
Il signor Clarke, addestrato in primo soccorso, ritiene che l’uomo fosse ancora vivo quando è trascinato a riva privo di sensi, e ha lamentato l’assenza di servizi e attrezzature salvavita nel luogo dell’incidente, oltre che di un supporto telefonico dall’ospedale per la gestione di una simile situazione di emergenza.
I servizi di salvataggio e di primo soccorso, finanziati da Malta Tourism Authority, sono disponibili ogni giorno tra le 10:00 e le 18:00 in 15 spiagge pubbliche, comprese le più frequentate come Ġnejna, Għajn Tuffieħa, Golden Bay, Mellieħa, Buġibba e Qawra, St Julian’s, Sliema, Birżebbuġa e Marsascala.
Tutte queste zone sono fornite di bagnini e un supervisore che offre assistenza in casi di emergenza e interviene con un kit di primo soccorso. Nelle spiagge più note del nord, un ulteriore supporto è fornito da quattro navi di soccorso.
Nella speranza di rinforzi laddove il servizio è carente, a tutti i nuotatori viene consigliato di bere molta acqua durante la permanenza in spiaggia, poiché numerosi malori si verificano ogni estate a causa della disidratazione e dell’esposizione al sole.