Il 13 dicembre scuole e uffici pubblici a Malta sono di solito chiusi. Ma quest’anno, Republic Day, una tra le quattordici feste pubbliche e nazionali maltesi, cade di domenica.
Cosa si festeggia in questo giorno contrassegnato nei calendari maltesi come «public holiday»? E soprattutto, perché questa ricorrenza è particolarmente cara agli abitanti dell’arcipelago?
Per rispondere a questi interrogativi bisogna fare un piccolo salto indietro nel tempo che ci riporta al 1814.
Quell’anno i cittadini maltesi decisero, tramite voto, di diventare parte dell’Impero britannico dopo che la Gran Bretagna li aveva liberati dagli occupanti francesi durante le guerre napoleoniche. I soldati francesi, che avevano a loro volta strappato le isole maltesi dai Cavalieri di San Giovanni, non erano amati dai maltesi, soprattutto per l’avversione alla religione cattolica. Così, quando ne ebbero occasione, i maltesi accolsero gli inglesi a braccia aperte. Durante il dominio britannico, Malta prosperò e divenne un importante avamposto strategico fino alla fine della seconda guerra mondiale.
Nel 1964, i maltesi negoziarono la loro indipendenza dall’ormai morente Impero britannico e divennero parte del Commonwealth, con la regina Elisabetta II in carica simbolica come Capo dello stato.
Ma quando il Partito laburista vinse le elezioni nel 1971, fu chiaro, grazie alla posizione di Dom Mintoff, l’intento di trasformare Malta in una Repubblica con a capo un Presidente a guidare il Paese. Il 13 dicembre di tre anni dopo, nel 1974, la Costituzione di Malta fu sostanzialmente rivista, trasformando l’ex colonia britannica da Regno del Commonwealth a Repubblica appartenente al Commonwealth.
Capo dello Stato non fu più la Reġina ta‘ Malta (Regina di Malta) che venne sostituita dal Presidente Sir Anthony Mamo. Da questo giorno in poi il Presidente maltese viene scelto dal parlamento tra le persone più illustri per un mandato di cinque anni.
Quest’anno, il 13 dicembre, con poche probabilità vedrà la tradizionale posa della corona commemorativa presso il Monumento dedicato al Republic Day a Marsa.
La Sovrintendente alla Salute, la dott.ssa Charmaine Gauci ha infatti affermato in conferenza stampa che, in ogni caso, si dovrà fare riferimento alle linee guida relative alle celebrazioni. Ha sottolineato inoltre che il distanziamento sociale e l’uso della mascherina rimane imperativo.