Una coincidenza vuole che Alexander Damato debba vivere un anno a Firenze per un problema di salute nel 1968-1969: grazie a questo può seguire allo stadio la Fiorentina, ed assistere alla vittoria del suo secondo scudetto. Intervistiamo il presidente onorario del Viola Club Malta.
Partiamo dall’attualità: come mai la Fiorentina ha scelto Malta per il suo ritiro invernale?
«Nel 2018 per festeggiare il 50mo anniversario della nascita del Club Viola Malta abbiamo organizzato una partita, dove si affrontarono l’associazione Glorie Viola, formata da ex giocatori della Fiorentina, e la squadra Masters Football Malta, che raggruppa gli ex calciatori della nazionale maltese. In quell’occasione Gino Salica, consigliere del consiglio di amministrazione dei Viola, rimase favorevolmente impressionato dal nostro club e da Malta. Per il ritiro invernale stavano valutando Malta o la Spagna, alla fine hanno deciso di venire qui per il ritiro invernale. Si sono trovati bene, speriamo che ritornino».
Quest’anno avete iniziative in programma?
«Il club organizza una gita di una settimana in Italia: andiamo a vedere due partite, Fiorentina-Inter di campionato il 24 febbraio e Fiorentina-Atalanta di Coppa Italia il 27 febbraio. Poi facciamo una gita alle Cinque Terre».
Da quanto esiste il Viola Club Malta? Da chi è stato fondato?
«Carmelo Micallef di Birgu, Joseph Saliba di Marsa, Joseph Calleja di Hamrun e io abbiamo fondato il club. Secondo lo statuto del coordinamento centrale dei Viola Clubs, per dar vita a un nuovo gruppo servivano almeno 21 sostenitori e soci. Viene pertanto diffuso un annuncio sui giornali locali e organizzato un incontro per tutti i tifosi viola presenti a Malta presso il Club Anglo-Maltese in Merchants Street, a Valletta. All’appuntamento si presentano più di trenta sostenitori e questo ci incoraggia a proseguire il percorso per la nascita del Viola Club Malta, costituito ufficialmente il 20 maggio 1968: proprio a ridosso della trionfale stagione che porterà la Fiorentina alla conquista del suo secondo scudetto».
Avete una sede a Malta? Dove guardate le partite di solito?
«Non abbiamo una sede. Ci riuniamo nel circolo locale della banda di Birkirkara per le riunioni ufficiali, e per vedere le partite andiamo in diversi ristoranti o bar».
Quanto costa essere socio?
«Chi ha meno di 12 anni paga 2 euro, meno di 18 anni paga 5 euro, da 18 fino a 60 anni 15 euro e sopra i 60, 10 euro».
Siete ufficialmente registrati a Malta e con la Fiorentina?
«Si, siamo registrati a Malta. Siamo riconosciuti dal centro coordinamento Viola club. Negli anni abbiamo incontrato Giancarlo Antonioli, Claudio Merlo Vincenzo Guerini, Gianmatteo Mareggini e Marco Nappi. Anche Roberto Baggio venne a Malta con la nazionale juniores».
Avete relazioni con altri club Viola nel mondo?
«Si, con Sesto Fiorentino, Montaiola e Viola Club Settebello».
Quanti soci maltesi ci sono? Quanti sono italiani?
«Abbiamo 120 soci maltesi e solo un italiano, un ristoratore di Firenze. Quando andiamo a vedere la partita a Firenze, mangiamo sempre là».
Avete relazioni con gli altri club di tifosi maltesi di squadre italiane?
«Nessuna relazione, ma qualche volta ci incontriamo a ricevimenti».
Perché sei tifoso della Fiorentina?
«Mia madre, che ha 96 anni, è di Firenze e mio padre maltese. Siamo 4 fratelli, è sempre abbiamo passato l’estate dai nonni a Firenze. La mia prima partita è stata Fiorentina- Real Madrid 2-1 in Coppa dei Campioni e la seconda Fiorentina – Atalanta 4-0».
Il giocatore che preferisci di tutta la storia della Fiorentina?
«Miguel Montuori, l’argentino che giocò nella Fiorentina dal 1955».
Che nazionale tifi al mondiale di calcio?
«Italia».
Ti piace l’attuale allenatore?
«Bravo, pacato e gentile. Ha saputo gestire il gruppo dopo la tragedia di Astori».
Qual è il tuo giocatore preferito quest’anno?
«Il francese, Jordan Veretout, mi piace molto. Lavora molto, corre molto, fa dei bei passaggi ed è molto continuo. Anche Chiesa e Luis Muriel sono forti».
Quali sono le tue aspettative sul campionato? E in Coppa Italia?
«Sono ottimista, facciamo molti gol, anche se la difesa balla un po’. Ma se la difesa inizia a giocare bene abbiamo una bella squadra, e spero in una qualificazione alle coppe europee».
Prossimamente andremo alla scoperta di altri club di tifosi di squadre italiane a Malta. Queste invece le interviste già pubblicate: