Non è tutto oro quello che luccica e chi conosce il mondo del calcio lo sa bene. Oltre alle superstar e ai top team di fama mondiale ci sono migliaia di piccole società e giocatori che faticano ad arrivare alla fine nel mese e che, in questo momento, si trovano in seria difficoltà.
Le difficoltà economiche che si sono create con la diffusione del Covid-19 stanno colpendo in modo diretto anche il mondo del calcio, perché se è vero che esistono club che fatturano centinaia di milioni di euro, è anche vero che esiste un universo parallelo, a volte quasi invisibile, formato da migliaia di piccole società nelle quali militano calciatori che ricevono uno stipendio “normale”.
A Gozo, purtroppo, sono già accaduti dei casi nei quali le società non solo non hanno voluto onorare i contratti con i giocatori, ma, addirittura, li hanno sfrattati, in un momento nel quale le possibilità di tornare nel proprio paese o anche solo di andare in un hotel sono quasi pari allo zero. Fortunatamente alcuni giocatori sono riusciti a tornare a casa in tempo, mentre altri hanno trovato una sistemazione momentanea grazie all’aiuto dei compagni di squadra.
Per quanto riguarda i giocatori del campionato maltese, invece, la Malta Football Players Association ha reso noto che un calciatore professionista che non riceveva lo stipendio da gennaio è stato sfrattato dalla sua società il 3 aprile, nel pieno della pandemia, dopo aver rifiutato la rescissione del contratto. Nell’appartamento, che, come da contratto, era fornito dal club, viveva anche la famiglia del calciatore.
L’associazione è quindi intervenuta, coprendo il costo di un alloggio per il giocatore e la sua famiglia per questo mese. Fonti vicine al calciatore ci hanno confermato la notizia e l’aiuto fornito dall’associazione, aggiungendo che la sua identità non è stata fatta trapelare per motivi di sicurezza.
Al tempo stesso, la MFPA si è detta a conoscenza di altri casi in cui sono state eseguite intimidazioni al fine di indurre ad accettare la rescissione del contratto e ha invitato i calciatori vittime di questi comportamenti a chiedere aiuto.