Dopo un inizio di stagione difficile il Senglea Athletic sta provando a rialzare la testa e recuperare posizioni in classifica. A metà novembre la squadra giallorossa è stata affidata all’allenatore Paolo Favaretto, un veneziano a tutto tondo.
La vita e la carriera del mister, infatti, hanno quasi sempre avuto come punto fermo la laguna e il suo immediato entroterra, prima del recente approdo a Malta. Favaretto è stato centrocampista del Mestre e VeneziaMestre, poi tecnico delle giovanili del Venezia Calcio, e della prima squadra arancioneroverde tra i campionati di Lega Pro e Serie D.
Con il Senglea è entrato in contatto attraverso il collega e amico Nello Di Costanzo, che dopo aver declinato l’offerta della compagine maltese per motivi personali ha fatto proprio il nome di Favaretto. E il tecnico veneto di fronte all’occasione non ha avuto esitazioni, prendendo il primo aereo per Malta. «Avevo bisogno di un’esperienza nuova, la distanza non mi spaventa, mi abituerò alla guida a sinistra» ha riferito al quotidiano La Nuova di Venezia.
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Le prime tre settimane alla guida del Senglea sono state per Favaretto caratterizzate da un grande lavoro, anche se poco fortunate nei risultati. Con due sconfitte di misura contro il Mosta e la capolista Balzan i giallorossi, neopromossi in Bov Premier League, sono rimasti a quota 9 punti, nella parte bassa della classifica.
Ma l’obiettivo della salvezza è tutt’altro che compromesso. E per raggiungerlo la formazione maltese punta anche su tre giocatori italiani: il portiere Giulio Cetrangolo, il difensore Antonio Terracciano e la punta centrale Nicola Palmieri. A loro si aggiungono l’italonigeriano Sergio Uyi e l’italomaltese Ian Azzopardi, rispettivamente difensore centrale e terzino sinistro.