Un omaggio a Giacomo Puccini redatto da Jake Muscat, opinionista e studente del Master in “Studi maltesi” presso l’Università di Malta; ha conseguito la laurea in “Teologia e Storia dell’arte” e il diploma in “Storia maltese nel contesto”.
Quest’anno ricordiamo e celebriamo il primo centenario della morte di Giacomo Puccini, un compositore, forse il più famoso e importante per la musica italiana dopo Verdi, che ha lasciato con le sue opere un legato artistico che, oltre che in Italia, ha echi anche a Malta.
Lo stile musicale di Puccini è quello del Romanticismo, specificamente del Tardo Romanticismo. Gli storici lo considerano parte della coorte di un gruppo di musicisti che insieme portano il nome di “Giovane Scuola”, compositori che hanno fatto la loro comparsa nella scena musicale italiana dopo la morte di Giuseppe Verdi come Pietro Mascagni e Leoncavallo. Il periodo della sua attività musicale va dal periodo Romantico a quello Moderno, ma Puccini era sempre fedele alla tradizione operistica dell’Ottocento e anche al linguaggio musicale toscano. Questo è un aspetto importante nell’identità delle sue opere.
Puccini studiò al Conservatorio di Milano sotto Amilcare Ponchielli e scrisse la sua prima opera col nome di “Le Villi” nel 1883 in una competizione. Con quest’opera non vinse il concorso, ma un gruppo di suoi amici sovvenzionò la sua produzione che divenne un successo. La sua seconda opera “Edgar” fu un fallimento, ma la successiva “Manon Lescaut” gli fece guadagnare la fama internazionale. Le sue opere nel pieno della maturità artistica includono “La Bohème”, “Tosca”, “Madama Butterfly” e “La Fanciulla del West”; tutti tragici racconti d’amore. Nel tempo della sua morte, il 29 novembre 1924, Puccini divenne il compositore operistico più popolare al mondo.
Per tanti anni, la sua musica ebbe un’influenza profonda anche nella scena culturale di Malta. Le sue opere sono state rappresentate tante volte per la gioia del popolo che apprezza l’intensità drammatica e profonda che caratterizza la produzione musicale ed artistica del compositore. La diffusione di questi lavori operistici in quasi tutti i circoli bandistici tradizionali maltesi, che nell’Ottocento e prima metà del Novecento erano forse l’unico mezzo per il popolo per ascoltare musica proveniente dall’estero nelle strade delle città e dei villaggi maltesi, segno dell’importanza profonda della musica di Puccini, e della musica italiana in generale, nella cultura maltese.
Perche è importante ricordare Puccini? Farlo è significativo non solo per chi ama la sua musica, ma anche per chi ama la storia e il modo in cui la musica ha un effetto sulla cultura di una nazione e viceversa. Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, la musica operistica italiana, come quella di Puccini, era diffusa nella sua totalità nella nostra cultura musicale (di Malta). Nel Dopoguerra, l’entusiasmo per questo genere di musica venne quasi eliminato insieme a una parte sostanziale dell’italianità di Malta, sostituita con usanze più inglesi. Io spero che questo anniversario della morte di Puccini susciti una rinascita d’interesse sulla ricca cultura italiana a Malta.
(testo e foto: Jake Muscat Dip.(Melit.) B.A.(Melit.))
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