Ritorna, a grande richiesta, la rubrica, Strano, ma… vero!: le vostre lettere al Corriere di Malta. Qui potrete raccontare tutto ciò che di strano vi sia capitato a Malta: qualcosa che vi ha lasciato a bocca aperta, si tratti di piacevoli sorprese o delusioni.
La rubrica non ha la presunzione di risolvere i problemi, ma solo l’intento di offrire ai lettori la possibilità di parlare e, perché no, sfogarsi un po’. Le lettere verranno pubblicate in forma anonima (se volete) sul sito e sulla pagina facebook del Corriere di Malta.
Perciò scriveteci, inviando le vostre mail qui, oggetto “Strano ma vero”.
In alternativa potete scrivere sul messenger della pagina facebook del Corriere di Malta.

Per la rubrica Strano, ma… vero! pubblichiamo la lettera “a sorpresa” di un padre, nostro connazionale, che vuole condivedere con il nostro giornale e tutti i suoi lettori, un piccolo momento di gioia che ha permesso alla sua famiglia e in particolare a sua figlia Beatrice, di essere “vicino” a Malta in un momento di forzata lontananza.

Dalla Lombardia, Beatrice omaggia l’arcipelago maltese

 

Caro Corriere di Malta,

vi scriviamo dall’Italia, precisamente da Gallarate, in provincia di Varese.

Vorremmo condividere con Voi un nostro momento di gioia, che ci ha permesso di essere vicini a Malta anche in questo periodo di forzata lontananza per via del Covid19.

Purtroppo il 2020 non ci ha dato la possibilità di riabbracciare i nostri familiari e amici residenti sull’isola. Nonostante questo, Malta è rimasta con noi.

Da più di dieci anni, l’isola è diventata come una seconda casa per tutti noi.

Lo scorso mese, nostra figlia Beatrice si è laureata presso l’Università Statale di Milano, con la votazione di 104/110, in Mediazione Linguistica e Culturale.

La tesi preparata (dal titolo “Gli Arabi a Malta: la lapide di Majmuna e altri reperti epigrafici”) ha voluto esaltare il patrimonio artistico e culturale maltese.

Beatrice ha voluto omaggiare la celebre Lapide di Majmuna (in maltese: il-Ħaġra ta’ Majmuna), attualmente custodita nel Museo di Archeologia a Gozo, insieme ad altri reperti epigrafici risalenti alla dominazione Araba dell’arcipelago maltese (come le monete arabe ritrovate sotto la Cattedrale di Medina o le epigrafi scoperte dall’archeologo Caruana nel XIX secolo). Uno dei suoi obbiettivi è stato quello di valorizzare l’arcipelago maltese e la sua molteplice e variegata cultura, spesso ancora oggi sconosciuta o ignorata da tanti italiani o dagli altri stati europei.

Vorremmo, attraverso il Vostro quotidiano, porgere un sentito ringraziamento alla famiglia Schembri di San Paul’s Bay e a tutti i maltesi che hanno contribuito a rendere possibile la stesura della Tesi e a farci sentire parte integrante della loro terra.

Confidiamo che possiate dedicare al lavoro svolto da Beatrice un piccolo spazio sul Vostro quotidiano, in modo da poterle fare una gradita sorpresa, in quanto Vi legge regolarmente. Vi alleghiamo le foto della Tesi.

RingraziandoVi anticipatamente,

cogliamo l’occasione per porgere cordiali saluti.

Davide e Marialuisa Pernigotto.

Risposta:

Gentilissimi genitori, leggere la vostra mail mi ha riempito di gioia, soprattutto perchè si sente tutto l’amore di un padre e un forte senso di “riconoscenza” verso l’umanità che non è così scontato in questo delicato momento storico. Rinnovo le congratulazioni a Beatrice e vi auguro, a nome della Redazione, uno splendido 2021….magari arricchito di una visita nella vostra (e nostra!) amata Malta.

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