Ancora una volta la splendida cornice di Valletta ha fatto da sfondo al Concours d’Elegance di auto d’epoca ambientato in Piazza St. George’s, cuore pulsante della capitale che, dal 27 al 29 maggio, ha visto sfilare una selezione delle migliori automobili storiche e da collezione presenti a Malta.
Nato nel 2017 e giunto quest’anno alla sua terza edizione, dopo due anni di stop forzato a causa della pandemia da Covid-19, l’evento è figlio della mente di John Saliba, l’ideatore che ha saputo tramutare la sua sfrenata passione – ça va sans dire – per le auto d’epoca, in una grande manifestazione capace di attirare a sé un sempre maggior numero di veicoli e visitatori, non solo professionisti o appassionati del settore, ma anche quella fetta di pubblico incuriosita dal fascino antico delle auto che hanno lasciato il segno nella storia dei motori.
Per l’occasione, Saliba ha chiamato a raccolta venti giurati di eccezione, la crème de la crème proveniente da ogni parte del globo (Italia compresa), giunta a Malta per giudicare le oltre 80 vetture in gara.
Dalle auto sportive a quelle americane, dalla selezione a marchio Jaguar ai veicoli del dopoguerra, sono state dieci le categorie che hanno dato la possibilità ai partecipanti di eccellere, oltre alle sei menzioni speciali.
A trionfare su tutte, quest’anno è stata la splendida Cadillac Phaeton V16 4380 del 1930, di proprietà di Hans Emeren, che ha sbaragliato la concorrenza mettendo d’accordo tutti in fatto di eleganza, classe e stile, aggiudicandosi il “Best in Show”, ovvero il primo posto nella competizione.
Incuriositi dall’iniziativa, che si è confermata una fantastica vetrina per mostrare, anche all’estero, il profondo legame che unisce il popolo maltese alle auto d’epoca, abbiamo deciso di saperne di più intervistando un ospite speciale, al suo debutto come giudice d’eccezione del Valletta Concours d’Elegance, ma che in realtà ha alle spalle almeno quindici partecipazioni a Concorsi simili, tra cui i prestigiosi ed autorevoli Pebble Beach (California) e Villa d’Este (Lago di Como).
Stiamo parlando di Michael Vernon Robinson (anche se lui preferisce farsi chiamare semplicemente “Mike”), designer californiano di fama internazionale, che con Malta detiene un legame speciale, risalente già agli anni ’90, quando, con Fiat, si recò sull’arcipelago per il lancio di un’autovettura. Fino poi ad arrivare alla recente esperienza, poco prima della pandemia, quando fu chiamato sul territorio in rappresentanza del design italiano nel mondo, nel corso dell’International Design Day del 2019, per parlare di auto, progettazione e città del futuro.
Ed è infatti nel futuro il posto in cui Mike vive e ha sempre vissuto; lo si intuiva già da quando, ad inizio anni ’70, appena 16enne, decise che subito dopo la laurea avrebbe lasciato Seattle per dirigersi in Italia, a Torino, folgorato dalle pagine di una rivista che ritraeva la Lancia Stratos Zero di Marcello Gandini per Bertone; la macchina che avrebbe poi ispirato i suoi lunghi anni di carriera fatta di successi raggiunti nelle case automobilistiche e nei centri stile più importanti al mondo, da Bertone a Fiat, passando per Ford, Lancia e Volvo, per citarne alcune.
Un’anima ribelle, fusa con un’innata capacità di anticipare le tendenze, di pensare fuori dagli schemi, gli hanno permesso di mettere a punto progetti che hanno scritto la storia del car design moderno con ben 14 anteprime assolute nell’industria automobilistica, racchiusi nelle eleganti linee della Lancia Dialogos, concept car trasformata nella Lancia Thesis, in quelle della trasgressiva Pandion, altra concept car per il centenario Alfa Romeo, per poi passare al disegno degli interni delle Fiat Bravo e Fiat Brava, eletta auto dell’anno 1995, e agli esterni ed interni della Lancia Ypsilon, Fiat Ducato, oltre a tantissime altre vetture di produzione italiana e cinese, senza dimenticare le lussuose concept car Bertone Jaguar B99, la sorella sportiva B99 GT e l’Aston Martin Jet 2+2 One-off.
Nel fermento creativo del designer, primo fautore delle “auto straordinarie”, che ha saputo ribaltare i tradizionali canoni della progettazione nel settore dei trasporti riscrivendoli secondo proprie regole, meritano una menzione anche la Lancia Giubileo, ovvero la limousine personale di Papa Giovanni Paolo II, gli esterni ed interni del treno ad alta velocità Frecciarossa 1000 di Trenitalia e il Project Zero per AgustaWestland, il primo eVTOL al mondo, un futuristico elicottero 100% elettrico totalmente privo di elementi idraulici.
Una lunga esperienza di cui ha beneficiato il mondo intero, chiamata ad esprimersi a Malta qualche giorno fa, per giudicare le auto d’epoca più belle dell’arcipelago. «Un evento unico ed una location mozzafiato, quella di St. George’s square, che ha saputo mettere ancora più in risalto la bellezza dei numerosi veicoli presenti», afferma il designer, ancora impressionato dall’entusiasmo dei concorrenti, quasi tutti restauratori fai-da-te che hanno lavorato duramente per mettere a punto automobili che, una volta giudicate, non potranno più presentarsi alle edizioni successive.
«Malta è cambiata molto in questi ultimi anni. Ricordo ancora la prima volta che vi misi piede, negli anni ’90. Un gioiello inespresso che ha saputo poi esaltare la bellezza del fascino barocco e dei paesaggi incontaminati circondati dal mare. Un luogo ideale dove ospitare eventi di questo tipo» ricorda Mike, compiaciuto dell’alto livello dei veicoli in gara quest’anno, sia per qualità di restauro che per quella legata all’estetica, che hanno infatti attratto un pubblico variegato ed internazionale, tra collezionisti, designer, broker e giornalisti di settore, oltre a curiosi ed appassionati.
Pochi i veicoli italiani a competere per il titolo, ma ben tre sono stati i giudici provenienti dal Belpaese selezionati da John Saliba, compreso Mike, che dopo 43 anni trascorsi a Torino si può assolutamente definire “azzurro” a tutti gli effetti.
Ma dopo una vita frenetica in giro per il mondo, l’estro creativo del celebre designer non ha certo alcuna intenzione di placarsi. Già nel 2019, ci aveva svelato i suoi progetti per Malta, parlando di “auto autonome”, una soluzione per gestire il problema del traffico e degli incidenti stradali che affliggono l’arcipelago. Un’idea “smart” e, come sempre, lungimirante, visto che già ai tempi puntava tutto sull’elettrico, a zero emissioni; un tema allora ancora sottovalutato, ora sulla bocca di tutti.
Ed è proprio su questo filone che sta proseguendo la carriera di Mike, impegnato con il suo team tutto italiano di designer, ingegneri e prototipisti di alto livello nel mettere a punto progetti su misura per clienti privati, anche maltesi, che desiderano mettersi al volante di una vettura unica, disegnata sulle proprie esigenze, dal forte impatto estetico ma anche in grado di rispettare l’ambiente. Un grande lavoro di preparazione che va dai primi schizzi alla realizzazione vera e propria del veicolo chiavi in mano, tutto pronto anche in sei mesi.
Un esempio è la macchina elettrica tandem a due posti, con pedalata assistita. Un progetto “futuribile” – come lo definisce Mike – in grado di mixare le funzionalità di una bicicletta a quelle di una macchina, legate assieme da un design unico.
«Io faccio cose del futuro, ma anche progetti per oggi. Per questo il mio obiettivo ora è creare il “mondo del futuro”, popolato da auto belle ma che non inquinano» conclude Mike, che aspira a portare questa filosofia anche nei veicoli da città, per aziende ed enti pubblici, che hanno a cuore l’ambiente, il bene più prezioso di tutti.