Siamo ormai abituati a conoscere storie di nostri connazionali che decidono di abbandonare l’Italia alla volta di Malta. Italiani che scelgono questo arcipelago perché non pienamente soddisfatti delle occasioni offerte dall’Italia o semplicemente per la voglia di rimettersi in gioco in un Paese dove già soltanto le eccellenti condizioni climatiche, le bellezze naturali e le prospettive professionali attirano ed attraggono come il canto delle sirene determinato a farci cambiare rotta.
Siamo invece probabilmente meno abituati a conoscere storie di maltesi che scelgono di lasciare la loro nazione, alla volta di altri Paesi. Ci ha incuriosito la storia di Vanessa Bonnici, che ventotto anni fa ha scelto Bari per seguire l’amore, un amore durato ben quattordici anni.
Vanessa si è raccontata partendo dal presente. Oggi si dichiara mamma felicissima e soddisfatta donna in carriera nel settore dell’alta moda, una professione di cui parla con fervente entusiasmo e che la ha consentito di entrare in relazione con persone che hanno contribuito a farle amare sempre più ciò di cui si occupa.
Con la consapevolezza di oggi ma già con la grande risolutezza di allora, ci racconta di aver sempre prediletto uno stile di vita frenetico, un’esistenza in cui poter dar forma concreta alle sue ambizioni, chiavi di volta che a suo dire non era riuscita a trovare in terra natale, a differenza della Puglia dove dice di essere riuscita a realizzare tutti i suoi sogni.
«Molto tranquilla Malta, forse troppo per i miei gusti» riferisce al Corriere di Malta, Paese di cui, ammette, le mancano gli affetti più cari, le amicizie, i panorami di Valletta e i «famosissimi pastizzi».
Della Puglia ci racconta di essere rimasta profondamente colpita dalla grande ospitalità della gente del posto e quando le chiediamo quali similitudini e quali differenze abbia notato tra Italia e Malta ci rivela di non sentirsi del tutto a suo agio se, ad esempio, a Bari esce di casa senza fare particolare attenzione a cosa indossa, sensazione che invece non prova a Malta dove, ci fa capire, si fa meno caso a questi dettagli.
Sui pregi di vivere in Italia, Bonnici ha dichiarato di aver «tutto a portata di mano» e di come per le sue esigenze non manchi nulla, mentre lato negativo riferisce di avere l’impressione che «le donne italiane vogliano far tutte le first lady» e che ciò, a suo parere, le induca a mettersi in competizione con quelle di altre nazionalità, aggiungendo con una nota di intenzionale ironia, di esser lei stessa cittadina italiana e di rientrare dunque in questa sorta di “club di prime donne”.
Abbiamo infine voluto alzare l’asticella della nostalgia chiedendole cosa potrebbe farle decidere di tornare a Malta. La risposta è stata chiara: una buona offerta di lavoro, compatibile con le sue alte aspettative di vita. Tuttavia – ci dice – si trova talmente bene in Puglia che al momento un rientro in patria non sembra essere un’ipotesi vicina.
Ci siamo salutate con una domanda che di questi tempi è d’obbligo, ossia «come vedi il futuro dell’Italia e quello di Malta?». Le sue parole, nonostante in questa intervista – lo abbiamo ben compreso – Bonnici si presenti come persona felice ed appagata, non hanno celato un ottimismo decisamente più cauto, espresso in realtà in termini globali, un saluto malinconico racchiuso in quattro parole: «la pace nel mondo».
Noi, inguaribili ottimisti, speriamo che il futuro italiano e maltese sia sempre coerente con il luminoso potenziale di queste due Nazioni. Benvenuta in Italia, Vanessa.