Il Partito Nazionalista ha puntato il dito contro il governo accusandolo di non essere in grado di gestire i gravi problemi che affliggono il settore sanitario locale, derivati soprattutto dall’esponenziale aumento della popolazione voluta dal modello economico proposto dalla stessa amministrazione.
Nel corso di una conferenza stampa, il ministro ombra della Salute Adrian Delia e il ministro ombra delle Cure primarie e della Salute mentale Ian Vassallo hanno dichiarato che «Il governo priva i pazienti della loro dignità lasciandoli stipati e dislocati nei corridoi, in aree che non sono considerate reparti, ma letteralmente sotterranee. Inoltre, i disagi creati dal governo laburista hanno portato anche ad una grave carenza di medicinali e a lunghe attese per l’effettuazione degli esami».
Citando lo scandalo ospedali pubblici, gli esponenti del PN hanno affermato che, oltre alla perdita di 400 milioni di euro, in questi otto anni a pagare le conseguenze dell’accaduto sono stati i pazienti, perché «nonostante le tante promesse fatte dal Partito Laburista, non siamo andati avanti, bensì siamo tornati indietro».
A rafforzare la tesi, i relatori hanno citato i ritardi accumulati per effettuare esami diagnostici, con più di 16.000 persone in attesa di una visita o di una risonanza magnetica, così come altre migliaia che aspettano di sottoporsi a una TAC. A questo, si aggiunge anche la penultima posizione di Malta nella classifica europea sui nuovi medicinali.
Delia e Vassallo hanno inoltre ribadito la necessità della creazione di un nuovo ospedale psichiatrico, perché il Mount Carmel «non è più sufficientemente accessibile». Oltre a «un’altra promessa risalente a cinque anni fa per un nuovo reparto ambulatoriale», proprio come per la Northern Hub Clinic e il Mother and Baby Hospital, «dei quali non abbiamo avuto ancora notizie».