Sembrano aver lasciato il segno le due lettere inoltrate lo scorso 3 ottobre a Robert Abela e ad Anglu Farrugia dal Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Dunja Mijatović, intrise di forte preoccupazione per il rispetto della libertà di espressione a Malta.
Un messaggio che sembra esser stato recepito in particolar modo all’interno dei corridoi dell’opposizione, con il PN che che ha proposto quest’oggi, data che segna il tragico sesto anniversario dell’autobomba che spezzò la vita di Daphne Caruana Galizia, una mozione per istituire una commissione parlamentare a cui affidare il compito di consultare e formulare una nuova regolamentazione che tuteli l’operato dei giornalisti.
Per questa ragione Bernard Grech ha dato vita a colloqui intensi con Robert Abela con l’obiettivo di far approvare la mozione già durante la seduta parlamentare di questa sera, con il leader nazionalista che, secondo il comunicato diffuso dal partito, ha confermato come il PN abbia deciso di prendere in mano la situazione anche a fronte dell’immobilismo dimostrato dal Governo nell’attuazione della riforma dei media, in particolare, a seguito alle raccomandazioni emerse dall’inchiesta pubblica sull’assassinio della giornalista maltese:
«Il governo ritarda da più di due anni per attuare le raccomandazioni emerse dall’inchiesta pubblica»
Tali raccomandazioni emerse dall’inchiesta pubblica affermano la necessità, tra le altre cose, dell’introduzione di un quadro giuridico a tutela dei giornalisti, un sistema di autoregolamentazione del settore con tanto di codice etico, un’equa distribuzione della pubblicità governativa all’interno dei media, una riforma sulla libertà di informazione che limiti la cultura della riservatezza e della segretezza e, infine, alcune modifiche alle disposizioni costituzionali legate all’autorità radiotelevisiva per garantire una maggiore imparzialità sui media.
Un’inerzia attestata dalla totale mancanza di novità a due settimane dall’annuncio del Primo Ministro che confermava la presentazione in consulta di proposte per la modifica delle leggi sui media come parte di un “White Paper” a gran voce richiesto da giornalisti, editori, accademici e dall’Istituto dei giornalisti maltesi, e che porterà la commissione ad indagare sullo stato attuale del giornalismo maltese.
Al lato pratico, la commissione sarà presieduta dal presidente della Camera e comprenderà seggi per tre membri del governo e tre dell’opposizione che, come confermato dal leader del PN, saranno occupati dai deputati Karol Aquilina, Claudette Buttigieg e Graham Bencini.
Nelle righe conclusive del comunicato del PN rilasciato agli organi di stampa, Bernard Grech si è soffermato per tributare un pensiero sulla libertà di espressione e sul giornalismo proprio in occasione della triste ricorrenza della scomparsa di Caruana Galizia che, sei anni fa, aveva segnato il punto più buio nel Paese:
«I giornalisti sono amici della democrazia e della verità. Non solo annunciano la notizia, ma la rivelano anche. A sei anni dall’assassinio di Daphne Caruana Galizia i giornalisti nel nostro Paese non sono ancora protetti e il Governo li considera ancora alla stregua di nemici»