L’ex ministro Justyne Caruana coinvolta in due scandali che l’hanno portata a dimettersi dalle cariche politiche per ben due volte, è ora al centro di nuove polemiche dopo aver ottenuto un contratto da 78.000 euro l’anno come consulente per la Malta Tax and Customs Administration (MTCA).
La sua nomina, avvenuta a luglio 2024, è stata resa nota solo nei giorni scorsi tramite la pubblicazione sulla Gazzetta del Governo maltese, e prevede un impegno di 30 ore di lavoro settimanali per un periodo di 12 mesi, con un compenso di 50 euro all’ora.
L’incarico le è stato attribuito tramite ordine diretto dal Ministero delle Finanze guidato da Clyde Caruana, e va ad integrarsi alla professione di avvocato che già esercita. Tuttavia, poco si sa sulle specifiche della sua mansione presso l’MTCA, alimentando le critiche dell’opposizione.
Justyne Caruana fu costretta a lasciare la guida del Ministero di Gozo nel gennaio 2020, dopo che si scoprì che Silvio Valletta, ai tempi suo marito nonché ex vicecommissario di polizia, aveva trascorso una vacanza con Yorgen Fenech, principale sospettato nell’omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia.
Il secondo scandalo che la portò a dimettersi anche dal ruolo di ministro dell’Istruzione conferitole successivamente, avvenne nel dicembre 2021. In quell’occasione, il Commissario per gli Standard nella vita pubblica concluse che la donna aveva violato il codice etico, assegnando un contratto da 15.000 euro al suo amico nonché ex calciatore della nazionale maltese Daniel Bogdanovich, nonostante questi non avesse i requisiti necessari.
Nonostante il suo passato controverso, Caruana è riuscita comunque a beneficiare di incarichi remunerativi nel settore pubblico. Oltre all’impiego ottenuto – come dicevamo – nel luglio di quest’anno presso l’MTCA, già nel maggio 2022 l’ex bis-ministro ricevette un incarico come consulente legale presso la Victims Support Agency, con uno stipendio annuale di 40.000 euro.
Sebbene l’ultimo “scivolone” compiuto in qualità di ministro la fece desistere dal candidarsi alle elezioni del 2022, ora pare non sia del tutto escluso un suo ritorno sulle scene politiche.
Durante un recente evento del Partito Laburista a Gozo, il Primo Ministro Robert Abela pare aver pubblicamente elogiato Caruana, dichiarando che «il Paese ha ancora bisogno del suo contributo».
La notizia ha fatto insorgere l’opposizione che ha duramente criticato l’incarico da 78.000 euro l’anno ottenuto da Justyne Caruana e pagato con fondi pubblici, sottolineando come non siano stati chiariti né i criteri per cui è stata selezionata rispetto ad altri né i dettagli delle sue mansioni. «Non si sa dove operi, cosa faccia o se si presenti effettivamente al lavoro», ha dichiarato il Partito Nazionalista in un comunicato firmato dal ministro ombra delle Finanze, Graham Bencini.
Le critiche non si fermano qui: l’opposizione ha puntato il dito contro «l’avidità di Abela e dei suoi soci» e ha accusato il Premier di «ricomprare la lealtà anche di coloro che non sono più nella sua cerchia ristretta» con contratti pubblici.
Il PN ha inoltre dichiarato che quanto accaduto è «simbolo di una gestione politica poco trasparente in cui la corruzione è istituzionalizzata», aggiungendo che «le parole di Rosianne Cutajar, secondo cui “ognuno pensa solo a sé stesso”, descrivono perfettamente la condotta del governo Abela».
(immagine di archivio, credits: DOI)
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