Nella giornata di lunedì in Parlamento ha tenuto banco il dibattito sulla seconda lettura dell’emendamento legislativo che regolamenta l’uso ricreativo della cannabis a Malta e che consentirà all’ARUC, l’organismo di regolamentazione delle licenze dei Cannabis Club, di emettere sanzioni amministrative per reati ad essa legati.
Nel farlo, la parlamentare del PN Claudette Buttigieg ha portato all’attenzione un curioso caso riguardante un cane guida che, secondo quanto scrive Times of Malta, mentre accompagnava il suo proprietario ipovedente a mangiare in un ristorante della capitale, sarebbe rimasto “sballato” dal fumo passivo di uno spinello consumato da un presente nell’area fumatori, risentendo degli effetti che non gli avrebbero permesso di assolvere al suo indispensabile compito e costringendo il proprietario ad essere riaccompagnato a casa da amici.
Da dicembre 2021 Malta è diventato il primo Paese europeo a legalizzare l’uso di cannabis a scopo ricreativo, consentendo ai consumatori di portare con sé un massimo di 7 grammi della sostanza e di coltivare fino a quattro piante nel proprio domicilio, offrendo inoltre la possibilità ai condannati per reati di possesso di richiedere la cancellazione dei precedenti.
A tal proposito, il deputato dell’opposizione ha usato l’aneddoto del cane guida per definire “lassista” l’applicazione delle leggi, accusando una mancanza di severità delle normative per casi analoghi, nonostante rimanga tassativamente vietato fumare cannabis nei luoghi pubblici: «Non c’è nemmeno rispetto per una persona ipovedente e il suo cane da cui dipende completamente. Come non c’è neanche alcuna applicazione delle leggi. Come mai nessuno viene sorpreso a fumare in pubblico? È possibile che solo noi (del PN) sentiamo odore di fumo di cannabis per strada?».
I parlamentari nazionalisti hanno inoltre affermato come il tempo abbia dimostrato che avessero ragione nel temere che questo radicale cambiamento sarebbe stato dannoso per i giovani e per la sicurezza della società: «La legge ha portato più persone a fumare cannabis ed è emerso che la maggior parte dei conducenti degli ultimi incidenti stradali era sotto l’effetto di droghe».
A rispondere alle accuse ci ha pensato Rebecca Buttigieg, segretaria parlamentare per le riforme, che ha pungolato i colleghi dell’opposizione asserendo come la loro visione “allarmistica” abbia tentato di impedire il progresso del Paese, che ha scelto di creare la legge proprio per rendere il consumo di cannabis più sicuro e controllato per gli oltre 40.000 fumatori dell’arcipelago, sferzando inoltre un colpo decisivo al mercato nero, nonostante la pleonastica consapevolezza che la linea più sicura sarebbe ovviamente quella di non fare affatto uso della sostanza.
Buttigieg ha infine commentato la retorica dell’opposizione, che durante il dibattito ha spesso utilizzato il termine “drogati” per indicare i consumatori, affermando che «da molti anni sappiamo che questo è un modo inefficace di risolvere il problema; bisogna guardare avanti in cerca di soluzioni diverse».