Il Partito Nazionalista ha presentato una mozione di sfiducia nei confronti del ministro dell’Interno Byron Camilleri, in seguito alle pesanti conclusioni riportate nel rapporto redatto dal difensore civico sulla gestione del carcere di Corradino nel periodo in cui era diretto dal colonnello Alex Dalli.
La decisione è arrivata dopo che il Presidente della Camera, Anglu Farrugia, ha respinto la richiesta dell’opposizione di avviare un dibattito urgente sulla questione. Il documento ha messo in luce come, sotto la direzione di Dalli, ovvero tra il 2018 e il 2021, si fossero verificate gravi violazioni dei diritti umani e trattamenti degradanti a carico dei detenuti, con una gestione carceraria caratterizzata da intimidazioni e disfunzioni sistemiche.
Sempre secondo il rapporto, la gestione del carcere a quei tempi creò un clima di degrado e umiliazione per i detenuti, che si tradusse in un alto numero di suicidi e morti sospette. Nonostante queste accuse, l’opposizione ha evidenziato che il ministro Camilleri ha continuato a difendere pubblicamente l’operato di Dalli, che oggi ricopre ancora un incarico pubblico come rappresentante dello Stato maltese in Libia con uno stipendio annuo di 100mila euro.
Il PN ha sottolineato che la prigione dovrebbe essere un luogo di riabilitazione per chi ha commesso errori, non un ambiente disumano che mina i diritti fondamentali dei detenuti, pertanto ha ribadito che la responsabilità politica di questi abusi ricade direttamente su Camilleri, che avrebbe dovuto garantire una gestione corretta e rispettosa della dignità umana.
Per queste ragioni, il leader dell’opposizione Bernard Grech ha chiesto di sospendere i lavori parlamentari per discutere immediatamente il rapporto, invocando l’Articolo 13 del regolamento della Camera, che prevede la possibilità di dibattere temi di urgente interesse pubblico. Tuttavia, il governo si è opposto, con il capogruppo Naomi Cachia che ha sostenuto che la questione non rientrava nei criteri di “urgenza”, secondo il regolamento.
Grech ha replicato duramente, affermando che, a quanto pare, «per il governo le violazioni dei diritti umani e la cattiva amministrazione che hanno portato alla morte di detenuti non sono considerate una questione urgente».
Dopo una breve sospensione della seduta, il Presidente della Camera ha confermato la decisione di non accogliere la richiesta dell’opposizione per un dibattito immediato.
A seguito di questa decisione, il leader dell’opposizione e il ministro ombra dell’Interno Darren Carabott hanno presentato formalmente una mozione di sfiducia contro il ministro Camilleri, che sarà discussa in una prossima seduta parlamentare. La mozione invita il Parlamento a dichiarare la sfiducia nei confronti dell’attuale ministro dell’Interno, sollecitando il Premier Robert Abela a chiedere le sue dimissioni o sollevarlo immediatamente dall’incarico.
(immagine di archivio)
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