Malta non dovrà restituire a Bruxelles alcun fondo europeo tra quelli assegnati nel periodo di programmazione 2014-2020.
Si tratta di un successo per il Paese, che ha raggiunto tutti gli obiettivi legati all’erogazione dei fondi, mostrando capacità di sfruttare al meglio queste risorse portando a compimento importanti progetti di sviluppo.
Secondo il principio di disimpegno automatico della Commissione Europea, infatti, se una somma destinata per un progetto non è stata impegnata concretamente dallo Stato membro entro il termine prestabilito, quelle risorse cessano di essere disponibili e rientrano nelle casse di Bruxelles. Ma per Malta non è stato così.
Il sottosegretariato responsabile per la gestione dei fondi UE, Aaron Farrugia, ha dichiarato che circa 242 milioni di euro di sono stati investiti fino a dicembre 2018 per progetti in infrastrutture, sicurezza, creazione di posti di lavoro, competenze e per migliorare il benessere dei cittadini. Alcuni esempi sono le opere pubbliche Kappara Junction, Marsa Junction Super Structures, Marsa-Hamrun Bypass, ma anche importanti investimenti per la rigenerazione dell’acqua e l’estensione di Xewkija Industrial Park a Gozo.
Secondo Farrugia, la gestione corretta dei fondi UE ha svolto un ruolo significativo nella crescita economica degli ultimi anni, e garantirà maggior potere di negoziazione per l’assegnazione di nuovi fondi nel bilancio europeo 2021-2027.