Sono mesi bui per la pace e la stabilità dell’Est Europa, e del resto del mondo, con i rapporti tra NATO e il Cremlino che si sono confermati ai minimi storici a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina e della conseguente indignazione che ha scatenato.
In questa direzione non si è fatta attendere la reazione degli Stati dell’Alleanza Atlantica, accorsi a sanzionare funzionari e oligarchi russi arrivando, talvolta, a prendere misure quali la confisca dei beni, il blocco dei conti o, addirittura, l’espulsione dal Paese ospitante.
Malta non espellerà alcun diplomatico russo, come affermato dal Ministro degli Esteri Ian Borg durante i colloqui con gli Stati membri dell’UE nel corso di una riunione del Consiglio “Affari Esteri” tenutasi a Lussemburgo.
Durante il suo discorso, Borg ha ribadito la richiesta di un cessate il fuoco immediato in Ucraina e la garanzia di corridoi di evacuazione sicuri per i civili, aggiungendo come Malta si impegnerà a continuare a sostenere gli sforzi per rispondere ai bisogni immediati dell’Ucraina e dei suoi cittadini.
A tal proposito il Ministro maltese ha aggiunto come Valletta congelerà la richiesta in sospeso da parte della Russia di schierare ulteriore personale diplomatico nell’arcipelago, come riferisce anche il comunicato diffuso dallo stesso Ministero che spiega come: «Pur prendendo atto delle misure di altri Stati membri dell’UE sull’espulsione dei diplomatici russi, il Ministro Borg ha spiegato i vincoli di Malta nell’adottare tale misura legati alla scarsa presenza diplomatica in Russia. Tuttavia Borg ha dichiarato che in questa fase Malta congelerà la richiesta in sospeso della Russia di schierare nuovi funzionari diplomatici nel nostro Paese».
Questa decisione sembra divergente con la posizione di diversi Stati membri della NATO che, nel corso delle settimane precedenti, hanno confermato l’espulsione dei funzionari russi, motivata dal timore che si possano verificare problematiche di spionaggio, come nel caso della Croazia, che avrebbe richiesto a venticinque russi (18 diplomatici e 6 amministrativi) di lasciare il Paese.
In risposta alle ultime controffensive economiche dell’Occidente, la Russia ha fornito un elenco di tutti gli Stati membri dell’UE, inclusa Malta, di quelle che sono considerate “Nazioni e Regioni Ostili” a seguito delle sanzioni concordate dall’UE contro il regime di Putin, come si può evincere da questo articolo dell’Agenzia Russa TASS.
A tal riguardo si evince come la Russia abbia deciso di rispondere economicamente alle continue sanzioni, spiegando come ai cittadini e alle aziende russe in possesso di obbligazioni in valuta estera sarà concesso di pagare in rubli i creditori stranieri appartenenti all’elenco dei Paesi ostili al Cremlino, per pagamenti superiori a 10 milioni di rubli al mese.
Mentre Mariupol, Odessa, Leopoli e Kiev sono le arene di una battaglia che ormai si protrae dallo scorso 22 febbraio, una “partita” parallela si gioca tra sanzioni e provvedimenti volti ad indebolire il nemico, quantomeno finanziariamente e strategicamente.