Si è tenuto ieri a Malta il 17esimo vertice informale dei Capi di Stato del Gruppo Arraiolos, inaugurato nel 2003 nell’omonima località situata in Portogallo.
La riunione è stata divisa in due sessioni di lavoro, con la prima al mattino dedicata all’efficacia d’azione dell’Unione Europea nel mondo. Nel pomeriggio l’argomento si è invece spostato sul ruolo dell’UE nell’idea di giustizia sociale e globale.
Tra i leader presenti c’era anche il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, che a margine delle riunioni ha incontrato il presidente dell’Estonia Alar Karis, della Germania Frank-Walter Steinmeier e infine del Portogallo, Marcelo Rebelo de Sousa.
Al centro dei dibattiti non poteva che esserci il conflitto in Ucraina, e soprattutto le conseguenze che la guerra sta portando all’Europa, come ha spiegato il presidente maltese George Vella nel suo intervento in conferenza stampa, svoltasi presso il Mediterranean Conference Centre: «Abbiamo ovviamente parlato della guerra in Ucraina e delle conseguenze di ampia scala che ha generato in tutti i nostri Paesi e alla comunità internazionale in generale. Non ultimi gli effetti sul settore energetico, l’aumento dei prezzi delle materie prime e gli effetti destabilizzanti sulle nostre economie. Colgo l’occasione per ribadire la mia ferma condanna di questa guerra ingiustificata e imperdonabile all’Ucraina da parte della Russia. Non ci sono parole sufficienti per condannare questo atroce disprezzo del diritto internazionale e la mancanza di rispetto per la sovranità nazionale».
Il presidente maltese ha inoltre posto l’accento sulle problematiche del Mediterraneo, soffermandosi sull’immigrazione clandestina a chiedendo di «mettere in pratica la solidarietà trai Paesi in prima linea».
Non solo: Arraiolos 2022 è stato anche l’occasione per parlare delle ingiustizie sociali: «Abbiamo analizzato da vicino la situazione all’interno dell’UE – ha proseguito Vella – riflettendo anche sul suo ruolo nell’affrontare le disparità a livello globale. Nel mio intervento, ho sottolineato l’importanza di politiche di sviluppo efficaci, il ruolo delle donne e dei giovani nel garantire l’accesso a bisogni primari quali cibo, salute, istruzione, energia e mobilità». In questo contesto è stata inoltre menzionata la precaria situazione delle donne in Iran, vittime di una repressione sempre più soffocante.
Vella ha inoltre incontrato personalmente i presidenti di Ungheria, Slovenia, Germania, Grecia, Portogallo e Irlanda, con colloqui definiti dallo stesso presidente maltese come “molto proficui”.