Secondo Simon Debono, presidente della Federazione degli agenti immobiliari (Federation of Estate Agents) e proprietario della Simon Estates, le prime vittime del caro-affitti sono le famiglie maltesi a basso reddito.
In un’intervista rilasciata al quotidiano Times of Malta Debono ha spiegato come spesso si presentino presso i suoi uffici famiglie maltesi con budget di 200/300 euro. Ma case per quei budget, comuni fino a qualche anno fa, «semplicemente non esistono più». E quando si tratta di affittare appartamenti di basso prezzo i lavoratori stranieri si presentano in gruppi di 6/8 persone e possono permettersi di spendere una cifra complessivamente più alta.
«I maltesi vengono messi fuori mercato, vengono spinti verso la povertà e l’essere dei senzatetto, e tutto questo quando dicono che il paese stia attraversando “il migliore dei tempi”».
«Il numero dei senzatetto», avverte Debono, «può solo aumentare, e drammaticamente. I prezzi degli immobili a Malta, sia in affitto che in vendita, sono andati ben al di là di quello che può permettersi il maltese medio».
Secondo Debono però la colpa non risiede nei lavoratori stranieri in quanto tali, ma nella mancata pianificazione della crescita economica dell’isola, che ha bisogno di attrarre questi lavoratori ma non ha previsto come alloggiarli, creando di fatto una competizione per l’accaparramento delle poche case a basso budget disponibili.
Debono ha parole dure per il Governo, le cui commissioni sul tema delle politiche abitative sono «costantemente infiltrati dai membri di quell’organizzazione i cui leader girano in Ferrari». Il riferimento è alla Malta Developers Association, la potente lobby dei costruttori capitanata da Sandro Chetcuti. E ha aggiunto: «Le organizzazioni sensibili al problema delle famiglie maltesi senza un tetto sulla testa sono state eliminate dalle commissioni».
La Federazione degli agenti immobiliari non è nuova a questo genere di allarmi. Lo scorso giugno aveva paventato la possibilità che migliaia di famiglie maltesi possano essere costrette a lasciare le proprie case nei prossimi anni a causa del caro-affitti.