Qualcuno ha arricciato il naso, ma in realtà è tutto regolare.
I residenti di Sliema hanno recentemente notato che qualche ristorante sul mare ha posizionato sedie e tavoli all’esterno, sulla “spiaggia” pubblica rocciosa.
Non c’è, però, niente di illegale.
Infatti l’Autorità per il Turismo di Malta (MTA) ha deciso di consentire alle strutture ricettive di piazzare tavoli e sedie fuori dalle loro aree chiuse, a condizione che venga prima presentata una richiesta formale.
Un portavoce di MTA ha affermato che l’autorizzazione è stata concessa per aiutare gli imprenditori del settore alle prese con le restrizioni COVID-19.
La concessione sarà consentita fino a settembre, o fino a quando la Soprintendenza alla sanità pubblica dichiarerà che non sono più richiesti i requisiti relativi al distanziamento.
Secondo gli attuali protocolli sanitari, ristoranti e snack bar devono mantenere uno spazio di due metri tra i tavoli; da lunedì i gruppi possono essere composti di un massimo di sei persone.
Finora l’unico al quale la MTA ha impedito di allargare l’attività è Justin Gambin, il proprietario del ristorante “Surfside”.
Gambin è stato costretto a rimuovere sedie e tavoli, e lo zelo dell’Autorità per il turismo non gli è piaciuto.
«Saremmo più felici – ha detto il ristoratore – se tutti si attenessero alle stesse regole e regolamenti, e non aumentassero la quantità di sedie e tavoli che mettono fuori dal loro stabilimento».
Gambin ha detto che si è rivolto all’MTA per ottenere il permesso di posizionare nuovamente tavoli e sedie sulle rocce.