I permessi temporanei rilasciati alle attività commerciali ristorative durante la pandemia per estendere la quantità di posti a sedere all’esterno dei locali sono stati revocati.
Ad annunciarlo è stato il ministro del Turismo Clayton Bartolo che, ai microfoni del Times of Malta, ha anche assicurato l’intenzione delle autorità nel procedere con controlli estesi.
L’occupazione delle aree esterne a bar e ristoranti ha avuto inizio durante la scorsa estate quando, per poter rispettare le restrizioni dovute al Covid-19 e, al tempo stesso, concedere ai locali di lavorare, l’autorità per il turismo di Malta (MTA) ha concesso un’autorizzazione “straordinaria” utile al posizionamento di sedie e tavoli all’aperto.
A distanza di un anno, con la rimozione quasi totale di ogni misura anti Covid-19, l’occupazione del suolo esterno per fini commerciali continua però a perdurare, scatenando in alcuni casi la rabbia dei residenti che trovano marciapiedi e luoghi di passaggio completamente intasati.
Tale condizione, in realtà, rappresenta un problema ricorrente da anni in alcune zone ad alta densità soprattutto turistica, come Sliema, Valletta e Marsascala, e che grazie all’iniziativa sembra ora essersi radicata ulteriormente.
Diverso è invece il punto di vista degli esercenti che, beneficiando dei permessi, hanno manifestato il desiderio che tali regolamentazioni diventino permanenti. La comunicazione con la revoca dei permessi è stata quindi per loro una doccia fredda del tutto inaspettata.
Bartolo ha assicurato che l’autorità per il turismo di Malta si impegnerà a verificare che le regole vengano rispettate, ricordando però che le responsabilità a riguardo coinvolgono anche i Consigli comunali, la polizia, l’autorità fondiaria, la LESA e l’autorità di pianificazione.
Sempre al quotidiano locale, il ministro ha inoltre affermato che una prima serie di controlli è già stata effettuata a Sliema e a Valletta, ma nei prossimi giorni ne seguiranno altri, che andranno ad analizzare aree specifiche, non solo i singoli locali.