Nelle scorse settimane lo chef e ristoratore maltese Sean Gravina, ha lanciato l’allarme sulla situazione delle attività di ristorazione che, come abbiamo visto in Italia, si trovano in un sostanziale impasse che evidenzierebbe le difficoltà nel trovare camerieri, cuochi, personale di sala o qualsiasi ruolo all’interno di bar e ristoranti, in particolar modo, a seguito dell’avvento della pandemia da Covid-19.
Secondo Gravina, inoltre, le motivazioni che renderebbero questo settore poco appetibile ai maltesi sarebbero da ricondurre non tanto ad un aspetto economico, ma soprattutto a quello legati a turni ed orari, considerati insostenibili da molti addetti ai lavori:
«I maltesi non vogliono lavorare nella ristorazione per due motivi: il grande squilibrio tra lavoro-vita privata e la quantità di ore lavorative degli operatori del settore. Non c’entra lo stipendio, su cui i sindacati dibattono. I salari sono buoni, molto buoni».
A seguito delle parole di Gravina, inoltre, il Segretario Generale dell’Association of Catering Establishments, Matthew Pace, ha organizzato un dibattito trasmesso dal programma TVM Realtà, ove, nello stesso studio erano presenti anche Sean Gravina e diversi rappresentanti del settore riuniti per trattare questo tema.
Al centro del dibattito proprio lo stesso Pace che, affiancandosi alle parole del giovane chef, ha così parlato degli stipendi del settore:
«Dobbiamo basare le nostre argomentazioni su ciò che fanno la maggior parte dei ristoranti, non solo alcuni. Mi arrabbio quando sento che i ristoratori pagano il personale 4 o 5 euro l’ora perché non è vero».
Seguendo gli spunti rilasciati durante il dibattito, ACE ha condotto un’indagine per delineare il livello medio degli stipendi lordi pagati al personale che lavora per bar o ristoranti privati.
Tale sondaggio riguarda 121 esercizi commerciali (che costituiscono il 25% dei membri ACE) di cui fanno parte 1.044 dipendenti a tempo pieno e 942 part-time.
Infine, ai ristoratori di tutte le categorie è stato così chiesto di indicare tra sei fasce salariali per ciascun ruolo. Di seguito i risultati:
1. Camerieri e baristi:
14.500€ – 19.200€ lordi annui.
2. Lavapiatti e addetti alle pulizie:
L’82% degli stabilimenti ha risposto che, per questa categoria, si prevede uno stipendio lordo inferiore ai 14.500€ all’anno.
3. Gestori di ristoranti:
Il 73% dei bar e ristoranti ha inserito questa categoria nella fascia 19.200€-34.000€ annuali. Tuttavia, il 10% degli intervistati paga ai gestori di ristoranti uno stipendio lordo superiore a 30.000€ all’anno.
4. Capo partita:
Il 78% degli intervistati ha notato che la retribuzione media annuale lorda per uno Chef de Partie è dai 14.500€-19.200€.
5. Chef tournant:
L’88% dei gestori ha indicato una retribuzione lorda media per un Turnante compresa tra i 15.600€ ed i 23.000€.
6. Sous Chef
Il 78% degli intervistati paga uno stipendio lordo collocato nella fascia 20.400€-31.200€ per un Sous Chef. Circa l’11% degli intervistati offre una remunerazione addirittura superiore ai 31.200€.
7. Capocuoco
Si tratta della paga lorda più alta, con il 90% degli intervistati che ha indicato una retribuzione compresa tra i 27.600€ ed i 40.000€. Circa il 40% dichiara di corrispondere uno stipendio superiore ai € 36.000.
Questi i risultati del sondaggio che fanno emergere, inoltre, come gran parte dei proprietari di ristoranti autonomi predisponga una commissione aggiuntiva ai propri dipendenti basata sulle vendite che permetterebbe al personale di guadagnare all’anno ulteriori 3.600€ in mance.
Un altro aspetto interessante di questo studio riguarda la cosiddetta “emorragia dei talenti” e verso dove sono “migrati” gli ex dipendenti del settore: il 27% degli intervistati ha effettuato un passaggio nel settore pubblico, negli enti governativi, nel settore dell’intrattenimento o nel mercato delle vendite e degli immobili.
All not true, just go to the tax office and check your paychecks you don’t need to do any further research and you will see the wages at 5 euros per hour…