Il 2023 è stato un anno “d’oro” per il comparto turistico maltese che ha registrato record nel numero di arrivi e nei pernottamenti, oltre a incrementi significativi in termini di spesa turistica locale.
Tradotto in numeri, sono stati oltre 3 milioni i turisti che lo scorso anno hanno scelto l’arcipelago per le proprie vacanze, trascorrendo 20.2 milioni di notti nelle strutture ricettive locali, iniettando nelle tasche dell’economia maltese circa 2.7 miliardi di euro.
Il mercato trainante si riconferma ancora una volta quello italiano (18,4% di tutti gli arrivi registrati a Malta lo scorso anno), seguito a ruota da quello inglese (18,1%), e poi con netto distacco quello francese (9,6%), tedesco (7,3%) e polacco (5,8%).
I dettagli sono stati forniti la scorsa settimana nel corso di un incontro organizzato dalla Malta Tourism Authority durante il quale il ministro del Turismo Clayton Bartolo ha sottolineato la volontà di «attrarre turisti di qualità superiore durante tutto l’anno» mediante diverse iniziative, che comprendono il miglioramento della connettività aerea e della pubblicità del prodotto Malta all’estero e il rafforzamento dei mercati primari e secondari.
PN: «I risultati raggiunti dovrebbero tradursi in maggiori investimenti»
Reagendo alla notizia, il Partito Nazionalista ha affermato che in questo «momento cruciale» si dovrebbe creare una tavola rotonda con le parti interessate del comparto turistico per pianificare il futuro del settore, direzionando gli obiettivi non verso una «corsa ai numeri» bensì su percorsi di sostenibilità legati alla protezione e al rispetto per l’ambiente e l’accoglienza dei turisti nella società.
Attraverso un comunicato firmato dal ministro ombra del Turismo, Mario De Marco, l’opposizione ha sottolineato che ciò di cui ora avrebbe bisogno il settore è «un forte programma di investimenti nel prodotto turistico del nostro Paese, così come nelle infrastrutture generali». Perché, in assenza di ciò, «l’esperienza turistica a Malta potrebbe non essere positiva e del livello sperato».