“Le autorità devono assicurarsi che i ristoranti e gli hotel rispettino i regolamenti” afferma Tony Zahra, il presidente di Malta Hotels and Restaurants Association.
Come riportato da Lovin Malta, Tony Zahra afferma che sia perfettamente sensato consentire a coloro che si trovano in strutture ricettive con annesso servizi di ristorazione di poterne usufruire.
Di fatto sarebbe lo stesso modus operandi di altri paesi che ha bloccato la ristorazione, ma non l’apertura degli alberghi.
Chi pernotta in albergo ha giustamente necessità di poter mangiare, ma la deroga si limiterebbe ai soli ospiti interni, senza consentire l’ingresso ad altri ospiti.
Nella salvaguardia di questa possibilità, Zahra ha sottolineato la necessità di uno stretto rispetto delle regole e il ruolo chiave del governo nel far osservare le norme emanate.
Le affermazioni di Zahra arrivano a poca distanza dall’annuncio fatto da Robert Abela sul settore ristorazione: solo asporto e consegne saranno possibili, permanendo la chiusura dei locali almeno fino all’11 di aprile nel tentativo di arginare la diffusione del COVID-19.
Questo pur restando emotivamente scosso nel pronunciare il suo discorso perché consapevole delle ripercussioni per chi lavora in quest’ambito.
Lovin Malta riporta le parole del Primo Ministro: “I politici non sono dei robot, ed ero emozionato quando ho annunciato la nuova serie di misure questa settimana perché mi dispiace per i proprietari di ristoranti, capisco che hanno investito denaro nelle loro attività e il mio cuore va a loro”
Sapendo quanto la ricezione turistico alberghiera sia un settore chiave dell’economia maltese, le parole del Primo Ministro hanno, se possibile, un peso anche maggiore.