Le statistiche pubblicate dall’Eurostat mostrano come negli ultimi anni ci sia stata una progressiva decrescita del numero di matrimoni e, contemporaneamente, un aumento nel numero dei divorzi tra i cittadini europei. Malta, però, risulta essere in controtendenza.
Secondo le statistiche pubblicate il 9 luglio dall’Eurostat (Ufficio statistico dell’Unione europea), Malta ha il tasso di divorzi più basso dell’UE, a pari merito con l’Irlanda.
L’analisi, che ha preso in considerazione i dati raccolti tra il 1960 e il 2018 per i matrimoni e tra il 1965 e il 2017 per i divorzi, ha evidenziato come nella maggior parte degli stati europei i matrimoni siano in continuo declino, al contrario dei divorzi, che aumentano costantemente.
Nel 2017, infatti, il tasso medio di divorzi annui dell’UE era di 2 ogni 1000 persone, dato più che raddoppiato rispetto al 1965, quando il tasso era di 0,8. Al tempo stesso si sono dimezzati i matrimoni: il dato attuale è di 4,4 per 1000 persone, circa la metà rispetto a 60 anni fa.
I divorzi annui a Malta, invece, risultavano essere solo 0,7 ogni 1000 persone, dato che rende l’arcipelago il fanalino di coda della classifica, che vede al comando Lettonia e Lituania con un tasso di 3,1 divorzi ogni 1000 persone.
Va ricordato che il divorzio è diventato legale a Malta solo nell’ottobre del 2011, dopo l’approvazione delle norme di legalizzazione da parte del Parlamento con 52 sì, 11 no e 5 astenuti e dopo un referendum nazionale che vide il 53% dei votanti favorevoli al divorzio.
Fino a quel momento Malta era l’unico Paese dell’UE a non ammettere il divorzio e uno dei tre che non lo ammettevano a livello mondiale con Filippine e Città del Vaticano, Paesi nei quali è tuttora vietato.
Al contrario di quanto previsto nella maggior parte delle legislazioni nazionali, però, persistono comunque delle restrizioni sui divorzi nell’arcipelago maltese: secondo la legge, i coniugi devono aver vissuto separatamente per almeno quattro dei cinque anni precedenti alla richiesta, oppure devono essere passati quattro anni dalla loro separazione legale. Il giudice, inoltre, deve assicurarsi che non vi sia alcuna prospettiva di riconciliazione per la coppia.
È possibile consultare l’analisi completa tramite questo link.