Malta perde cinque punti nella classifica annuale sull’indice di percezione della corruzione diffusa da Transparency International, collocandosi al 51mo posto nel mondo: un minimo storico.
La classifica di quest’anno certifica, da parte di Malta, una perdita di ben 26 posizioni dal 2004 a oggi. L’Indice si basa su 13 sondaggi e valutazioni di esperti sulla corruzione nel settore pubblico, ognuno dei quali assegna un punteggio da 0 (altamente corrotto) a 100 (per niente corrotto): l’arcipelago del Mediterraneo ha ottenuto un punteggio di 66.
Guardando all’esterno, tuttavia, la situazione non è positiva: oltre due terzi dei Paesi analizzati, infatti, ha un punteggio inferiore a 50.
Dal 2012 solo 20 Paesi hanno visto migliorare in maniera significativa il loro punteggio e tra questi vi è l’Italia con uno degli incrementi maggiori (+10 punti): merito dell’introduzione della Legge Severino e dell’istituzione dell’Autorità Nazionale Anticorruzione.
Danimarca e Nuova Zelanda sono anche quest’anno in cima alla classifica ma a posizioni invertite, con rispettivamente 88 e 87 punti. Nessuna sorpresa anche nelle parti basse del ranking: Somalia, Sud Sudan e Siria si posizionano agli ultimi posti con rispettivamente 10, 13 e 13 punti.