L’indotto delle vacanze-studio per imparare l’inglese si conferma un fattore importante per l’economia turistica maltese.
Negli ultimi anni starebbero tuttavia cambiando i flussi relativi ai paesi di provenienza degli studenti che arrivano a Malta per frequentare un corso, come dimostrato da un sondaggio commissionato a Deloitte, un’importante società di servizi aziendali, da Feltom – la Federazione delle organizzazioni di insegnamento della lingua inglese nell’isola.
In relazione all’anno 2017, confrontato con l’anno precedente, si registra un calo significativo delle settimane trascorse dagli studenti che arrivano dai paesi storicamente più legati a Malta come Paesi Bassi (-15%), Svezia (-55%), Austria (-17%), Spagna (-12%) e Germania (-8%). In calo sono anche gli studenti libici (-55%), anche se in questo caso il fattore principale è dato probabilmente dall’instabilità all’interno della regione.
Al contrario, sono in aumento i mercati meno tradizionali: crescono in particolare gli studenti brasiliani (+52%), i giapponesi (+17%), i sudcoreani (+ 17%), i russi (+9%0, i polacchi (+20%), i cinesi (+55%), i venezuelani (+15%) e gli ucraini (+13%). Ma gli aumenti in assoluto più significativi e sorprendenti arrivano dal Marocco (+152%) e dall’Iran (+91%). I mercati italiano e svizzero sono infine cresciuti rispettivamente del 18 e del 45 per cento.