Malta si è guadagnata la medaglia d’oro UE per i permessi di costruzione rilasciati tra il 2021 e il 2022.
Secondo gli ultimi dati pubblicati da Eurostat, nonostante la maggioranza degli Stati membri abbia registrato una diminuzione delle concessioni ai costruttori, l’arcipelago maltese ha assistito ad un aumento significativo, consolidando la sua posizione come Paese in rapida espansione edilizia.
Così, con un incremento del 29,4% dei permessi di costruzione in termini di superficie utile rilasciati nel 2022 rispetto all’anno precedente, Malta si è piazzata tra i pochi Paesi dell’UE (nove in totale), che hanno invertito la tendenza al ribasso nello stesso periodo fissata a -4,5% per la media UE e -3,3% per la media dell’Eurozona.
Seguono infatti a ruota la Spagna (+28%), seguita dalla Croazia (+21%), Slovenia (+17%), Bulgaria (+12%) ed un po’ più staccate ci sono anche l’Italia (+8%), l’Ungheria (+7%), il Portogallo (+3%) e la Francia (+2%).
L’indice dei permessi di costruzione è diminuito in 18 Paesi dell’UE, in alcuni in modo piuttosto netto, come per esempio in Lussemburgo ed Austria che chiudono la classifica rispettivamente con -28% e -23,5%.
I dati di Eurostat hanno evidenziato come i permessi di costruzione in UE abbiano registrato una crescita media annuale costante tra il 2015 e il 2019, interrotta principalmente a causa dalla pandemia da COVID-19. I livelli dell’indice nel 2020 sono così crollati del 7,7% (UE, superficie utile) e del 5,2% (UE, numero di abitazioni), tornando a recuperare nell’ultimo trimestre dello stesso anno.
Nel 2021 si è fatto ancora meglio, con le licenze edilizie che sono aumentate del 15% per la superficie utile dell’UE e del 16% per il numero di abitazioni dell’UE.
L’anno successivo, ovvero nel 2022, entrambi gli indici sono nuovamente crollati, diminuendo rispettivamente del 4,5% e del 4%.
Nonostante la diminuzione, il numero di permessi è rimasto relativamente alto e al di sopra dei livelli pre-pandemici, sottolineando la resilienza del settore.
L’incremento dei permessi di costruzione a Malta indica la costante fiducia sostenuta degli investitori nel mercato immobiliare locale, anche in mezzo alle incertezze dell’economia globale ed oltre le lamentele dei sempre più numerosi cittadini, attivisti ed esponenti politici stanchi dell’eccessiva cementificazione del Paese senza adeguata regolamentazione ed a discapito del patrimonio ambientale locale.
Un modello economico, quello di Malta, incentrato quindi sulla costante espansione che, secondo quanto dichiarato di recente dal ministro delle finanze Clyde Caruana e riportato da Malta Today, potrebbe portare la popolazione locale crescere fino a 800.000 persone entro il 2040.