In un colpo solo, sono state colpite le due authority che devono vigilare sulle attività finanziarie di Malta: Mfsa e Fiau. Sono così arrivate le dimissioni di Joseph Cuschieri, ceo di Mfsa dall’aprile del 2018, mentre Edwina Licari ha lasciato l’incarico di responsabile legale della Mfsa e si è dimessa anche dal board di Fiau. Tutto è partito da un’indagine interna di Mfsa che voleva vederci chiaro su un episodio risalente a due anni prima, quando entrambi avevano fatto un viaggio a Las Vegas ospiti di un imprenditore maltese, Yorgen Fenech, proprietario, tra l’altro, di un casinò. L’aspetto da chiarire era l’ipotesi di un conflitto di interessi. Per Licari, una incompatibilità abbastanza evidente, dato che lei in quel momento era ancora dipendente della Mga, l’authority del gaming, dove svolgeva lo stesso ruolo con il quale poi è stata assunta alla Mfsa. Nel suo viaggio oltreoceano, quindi, è stata ospite di un imprenditore che ricadeva tra quelli che la sua organizzazione doveva controllare. Cuschieri, a sua volta, era stato addirittura il ceo di Mga, ma al momento del viaggio incriminato era già capo dell’Mfsa. Questo, però, non elimina le ombre su di lui. Perché tra le sue tante attività, è normale che Fenech abbia degli interessi in ambito finanziario, che ricadono quindi nelle competenze dell’authority guidata da Cuschieri.
La vicenda ha scosso il mondo della politica, dato che Cuschieri è stato nominato direttamente dall’ex premier, Joseph Muscat. A sua volta, poi, lui ha assunto alla Mfsa Licari, che conosceva bene avendola avuta per cinque anni alla Mga; e l’ha quindi designata al board di Fiau. A rimuoverla, poi, è stato il ministro delle Finanze, Edward Scicluna.
Interpellato dal Corriere di Malta, un portavoce della Mfsa ha voluto chiarire che “le competenze del board riguardano solo l’indirizzo politico dell’agenzia ma non le singole operazioni, come è prescritto anche dall’art. 18 (2) pmla (prevention of money laundering act ndr.)”. Le ispezioni e le investigazioni, quindi, non vengono mai discusse all’interno del board, dove sedeva Licari.
Ma come può un viaggio a Las Vegas provocare un tale terremoto se a beneficiarne sono dei manager abituati a viaggiare per lavoro in tutto il mondo?
In realtà, sembra che qualcuno all’interno del board tenesse d’occhio Cuschieri proprio per le spese considerate eccessive, soprattutto per i tanti viaggi per i quali, secondo la testata giornalistica The Shift News, avrebbe speso circa mezzo milione di euro tra Mga ed Mfsa. E anche per il compenso che aveva ottenuto soprattutto con il recente incarico e che arrivava, sommando varie voci, a 150mila euro l’anno. Licari stessa aveva ottenuto, al momento del passaggio dal gaming alla finanza, 100 mila euro di stipendio all’anno.
A guidare l’indagine su eventuali conflitti d’interesse e spese ingiustificate saranno due giuristi esterni nominati dal board di Fmsa: Joseph Azzopardi, fino allo scorso anno magistrato a capo della Corte suprema, e Mark Simiana, avvocato ben noto negli ambienti imprenditoriali.
Questa indagine potrà risolvere le questioni giuridiche che riguardano gli aspetti economici della faccenda: i due manager hanno infranto il codice etico dell’authority finanziaria? Sono legittimi i compensi e le spese effettuate da Cuschieri?
Quello che l’indagine non affronta, ma rimane come un’ombra che tutti gli articoli giornalistici riportano costantemente, è il legame con la vicenda più scabrosa e drammatica che Malta sta vivendo da tre anni: l’uccisione di Daphne Caruana Galizia. Perché il Fenech che ha ospitato i due manager a Las Vegas è sotto processo con l’accusa di essere il mandante di quel delitto. E, finché gli interessati non chiariranno in maniera inequivocabile quale fosse il senso di quel viaggio e quali fossero i rapporti con Fenech, sarà difficile che l’opinione pubblica tenga separate le due cose.