La crescita dei prezzi sui generi alimentari a Malta è inarrestabile e, almeno secondo l’allarme lanciato alla Commissione Europea da Alex Agius Saliba, la colpa sarebbe degli importatori, accusati dall’eurodeputato laburista di violazione delle leggi antitrust.
Sempre secondo Agius Saliba, le dimensioni e la particolare conformazione dell’arcipelago avrebbe di fatto favorito la formazione di monopoli di aziende import che, godendo dell’assenza di competitor sul territorio, avrebbero beneficiato di una mancanza di pressioni dal mercato per adottare una politica di ribasso sui prezzi.
L’allarme lanciato dal laburista spiega come gli importatori, anche spinti dal costante aumento dei prezzi globale, avrebbero di fatto visto incrementare i propri profitti a discapito, però, delle tasche dei consumatori finali che si trovano ora a fare i conti con cifre inspiegabilmente alte che si riflettono in particolare sul costo degli alimenti.
Sebbene generalmente l’aumento del tasso d’inflazione sia strettamente collegato a fenomeni mondiali quali la pandemia da COVID-19, le guerre nell’est Europa o la carenza di materie prime e manodopera, secondo la lettera indirizzata alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen nelle coordinate maltesi questo fenomeno economico avrebbe manifestato i suoi effetti in maniera ancora più intensa per via di tre fattori principali.
Sempre da quanto riferito da Alex Agius Saliba, infatti, le cause sarebbero riconducibili alle dimensioni del Paese che non permetterebbero di godere dei benefici delle economie di scala ed alla collocazione geografica ai margini dell’Europa, all’assenza di accordi per trattamenti preferenziali o di assistenza con i fornitori in grado di tutelare l’arcipelago dalla difficile situazione del mercato e, infine, la nascita di un monopolio detenuto da una manciata di importatori che ha permesso di mantenere il controllo indisturbato sull’intero mercato.
È proprio per far fronte a questo sterminato potere monopolistico acquisito dagli importatori che Agius Saliba ha richiesto l’intervento da parte degli organi di controllo dell’Unione Europea, spiegando come tale lievitazione dei prezzi costituisca una violazione delle leggi antitrust in termini di diritto comunitario sulla concorrenza che proibiscono categoricamente quello che viene definito un “abuso da posizione dominante” affermando, come riferito da Times of Malta:
«Se crediamo veramente che il mercato unico rappresenti un vantaggio per i consumatori dobbiamo garantire che funzioni correttamente in ogni Stato membro e lottare ancora di più affinché risponda alle priorità e alle preoccupazioni dei nostri cittadini»
Infine, Agius Saliba ha chiuso la lettera con la promessa di continuare la sua lotta per assicurare ai consumatori meno abbienti di non soffrire ancora di più per via degli effetti scatenati dall’elevata inflazione chiedendo, per la seconda volta nel giro di pochi mesi, l’intervento della Commissione Europea per controllare il mercato maltese.
La prima richiesta d’intervento è stata infatti inoltrata a giugno, quando l’eurodeputato ha puntato sui riflettori sulla legittimità della “tassa sulla Brexit” che grava sul portafoglio dei consumatori maltesi a causa delle complesse norme UE in termini di importazione.